Tre giorni di dibattiti, incontri, cortei e sit-in per ricordare Paolo Borsellino. E’ quanto prevede il calendario degli appuntamenti organizzati dal Comitato antimafia “19 luglio 2009”, per ricordare le vittime della strage di via D’Amelio nel diciassettesimo anniversario.
Oggi a Palermo, alla facoltà di Giurisprudenza, Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso nel ’92, ha presentato le iniziative che si terranno da sabato 18 a lunedì 20 luglio. Il simbolo della manifestazione, come ha annunciato lo stesso Borsellino, sara’ un’agenda rossa: “Tutti i manifestanti – ha affermato nel corso di una conferenza stampa – ne terranno in mano una e la alzeranno davanti agli uomini delle istituzioni che verranno in via D’Amelio, per chiedere che venga fatta verità sulla strage. Ancora oggi – ha proseguito il fratello del magistrato ucciso dalla mafia – restano tanti interrogativi”.
Nel dettaglio, le manifestazioni inizieranno il 18 luglio con un raduno in via D’Amelio: punto di partenza per la “marcia delle agende rosse”, che arriverà al castello Utveggio, seguendo il percorso dell’acchianata a Monte Pellegrino. Sempre lo stesso giorno, in serata, previsto alla facoltà di Giurisprudenza un dibattito dal titolo “I mandanti impuniti”, organizzato dalla rivista “Antimafia Duemila”, a cui parteciperanno, tra gli altri, il magistrato Antonio Ingroia e l’esponente dell’Idv Luigi De Magistris.
La manifestazione entrerà nel vivo il 19 luglio, con il sit-in in via D’Amelio dalle 8 del mattino alle 16.40; il minuto di silenzio alle 16.55, ora della strage, e il corteo che porterà i manifestanti in piazza Magione. Il 20 luglio, presidio di solidarietà ai magistrati davanti il palazzo di Giustizia. “Quest’anno il diciassettesimo anniversario della morte di mio fratello – ha detto Salvatore Borsellino – avrà un taglio diverso. Non sarà una semplice commemorazione, ma una manifestazione popolare di protesta non violenta per rompere il silenzio sui ‘buchi neri’ della strage di via D’Amelio. Non ci sarà una folla oceanica, ma tanta gente proveniente da tutta l’Italia. Spero che anche Palermo risponda bene”.
Borsellino, infine, ha fatto cenno alla nuova inchiesta aperta dalla procura di Caltanissetta sulla strage: “Solo oggi si sta lavorando come si deve. Ripongo su questi giudici le mie speranze di giustizia. Giustizia – ha concluso – che ancora non c’è stata e che deve essere una richiesta corale di tutto il popolo italiano”.