Antonini in piazza a Trapani chiede le dimissioni del sindaco

Antonini in piazza a Trapani chiede le dimissioni del sindaco

Lo scontro a distanza tra il primo cittadino e il presidente del club va avanti
LA MANIFESTAZIONE
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TRAPANI – Questa mattina in Piazza Vittorio Veneto, a Trapani, un migliaio di persone ha risposto all’appello di Valerio Antonini, imprenditore romano, presidente della SportInvest che gestisce le squadre di basket e calcio locali e leader del movimento “Futuro”, che ha guidato la manifestazione contro il sindaco Giacomo Tranchida e la sua giunta. Presenti anche i rappresentanti dell’opposizione.

Gli slogan

Lo slogan che ha accompagnato cori e cartelli è stato: “Te ne devi annà”, rivolto al primo cittadino. Dal palco Antonini ha preso la parola: “Oggi continuare ad immaginare una giunta guidata da Giacomo Tranchida fa venire l’orticaria a tutta la città. Io credo che è il momento di cambiare. Il tempo di Tranchida è finito”, ha detto, rivendicando la necessità di “lasciare la città a un progetto serio e a un’idea di sviluppo che meritano tutti i cittadini”.

Il leader di “Futuro” ha toccato diversi punti: dai disservizi alle difficoltà amministrative. Un passaggio cruciale del suo intervento è stato dedicato alla vicenda della convenzione del PalaShark, che nelle ultime settimane ha infiammato il dibattito politico e non solo. Antonini ha parlato di una manovra “meschina” che, a suo dire, avrebbe lo scopo di ostacolare il suo progetto sportivo e imprenditoriale. Una controversia che non solo ha acceso lo scontro tra la società granata e il Comune, ma che nei giorni scorsi ha portato anche alle dimissioni dell’assessore allo Sport, Emanuele Barbara.

La convenzione per il palazzetto

“La convenzione e il tentativo che stanno portando avanti per crearci problemi è la dimostrazione di quanto sia difficile per un imprenditore investire in Sicilia con politici del genere. Ma credo di essere la dimostrazione che non solo si può fare, ma che bisogna lottare per arrivare a dei risultati”, ha sottolineato. Il numero uno della SportInvest ha poi annunciato le prossime mosse del movimento: la convocazione del primo congresso e una nuova, grande manifestazione di piazza già fissata per l’8 novembre. Poi una rassicurazione ai tifosi: “La squadra non si muoverà — ha ribadito — a costo che ci vengano a buttare fuori con le forze armate, ma non potranno perché evidentemente non hanno nessun elemento legale per fare quello che vogliono fare”.

Il post sui social

Antonini, tramite il proprio profilo Facebook, ha reso pubblica una foto. A corredo della stessa scrive: “Questa foto la decido da un lato ai trapanesi, quelli che vogliono il cambiamento, quelli che vogliono mandare a casa questo sindaco, quelli che sono stanchi dei soprusi della maggioranza, che vogliono che Mimmo Turano stacchi la spina, quelli che vogliono riavere l’acqua, quelli che vogliono uscire senza vedere immondizia”, ma non solo.

Gli attacchi sono anche per altri politici e anche per i giornalisti o presunti tali, come li appella il presidente del Trapani. “E la dedico ai falliti della politica locale ossia Giacomo Tranchida, Safina, Panepinto, Patti, Genco, Tp24 e Di Girolamo, i giornalisti non iscritti che fanno interviste con domande inutili e scomode per tentare di mettere gli altri in difficoltà. Oggi avete preso uno schiaffo enorme dalla Città. Oramai il dado è tratto. Ora serve l’ultimo scatto. Riusciremo a cambiare tutto entro breve e faremo finire nel dimenticatoio a queste cose inutili.  Grazie Trapani. Grazie a tutti quelli che sono venuti oggi. Grazie a quelli che verranno domani”, ha concluso Antonini.


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