Avrebbe colpito violentemente, con corpo contundente, alla testa l’anziana di 85 anni, con la quale lavorava come badante, per rapinarla, denunciando che la donna fosse invece caduta accidentalmente per terra. E’ l’accusa contestata a Santa Mulone, di 59 anni, che è stata arrestata da carabinieri per rapina e lesioni personali aggravate in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Gip di Agrigento, Luisa Turco.
Secondo l’accusa, il 20 marzo scorso, la badante avrebbe rubato i 30 mila euro che l’anziana , per la quale lavorava, aveva prelevato pochi giorni dall’ufficio postale di Cattolica Eraclea. Il contante era nascosto all’interno del vano doccia dell’abitazione della pensionata, ma la donna teneva sempre con sé la chiave della stanza, che accudiva in un borsello che ‘indossava’ sempre. Per questo, secondo la ricostruzione della Procura di Agrigento, Santa Mulone avrebbe colpito alla testa l’85nne: per entrare in possesso della chiave, rubare i soldi e simulare la caduta dell’anziana, nella speranza che non ricordasse l’accaduto. Ma la prima ad accusare l’indagata è stata proprio la vittima. Le indagini eseguite da carabinieri della compagnia di Agrigento, coordinati dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Luca Sciarretta, hanno permesso agli investigatori di trovare altri elementi che hanno portato all’arresto dell’indagata.