PALERMO – Caro Maurizio, il tuo sogno continua. Questo dice la gente di Brancaccio, nella parrocchia di San Gaetano. Maurizio Francoforte, il parroco e successore di don Pino Puglisi, sembra dormire, nella sua camera ardente.
Brancaccio e il sogno di don Maurizio
La veste bianca. Gli occhi chiusi. Il volto in pace. E le mani raccolte. E chissà che questa parvenza di sonno non celi le ombre luminose dei sogni. Maurizio sognava il bene di Brancaccio. Voleva il riscatto. Lo cercava con le opere, col sudore, con la speranza. E lo dicono i suoi meravigliosi ragazzi. Lo ripetono: Maurizio il tuo sogno continua. Lo porteremo sulle spalle e non ti dimenticheremo mai.
La chiesa di San Gaetano ha i segni del suo cammino d’amore. Don Pino Puglisi, in effigie, all’altare, accanto al foglio delle firme. I parrocchiani che depongono un bacio sulla bara. Altri scatti commemorativi della visita di Papa Francesco. E quelle ragazze e quei ragazzi bellissimi. Che sono qua per una promessa, per una tenerezza cocciuta, per dire a Palermo: questo è Brancaccio, con il suo cuore incrollabile.
Brancaccio piange don Maurizio Francoforte
Maurizio è morto, anche se siamo arrivati qui con il desiderio folle di trovarlo vivo, con il suo sorriso ironico. Eppure Maurizio è vivo. Nelle lacrime e nelle preghiere. Nelle parole, anche quelle che si scrivono seduti sopra un sasso, appena fuori dalla chiesa. L’amore di Brancaccio avvolge un altro sacerdote che sognava la resurrezione.