Sul Movimento 5 Stelle si apre lo scenario della polemica antifascista e ad esserne protagonista è la neo-eletta capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi. “L’ideologia del fascismo, prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia”. E’ questa infatti la frase pubblicata dalla stessa Lombardi, poco più di un mese fa, sul suo blog ufficiale in un lungo post di risposta alle polemiche per la possibile apertura di Grillo a Casapound. Post che ovviamente ha generato grandissimo scalpore.
La Lombardi, laureata in giurisprudenza ed impiegata in una nota azienda di design di lusso ‘made in italy’ aveva cercato proprio in quell’occasione di spiegare la quasi totale estraneità di Casapound alle logiche fasciste: “Da quello che conosco di Casapound, del fascismo hanno solo conservato la parte folcloristica, razzista e sprangaiola”, accostandovi anche ulteriori spiegazioni proprio alla fine del lungo commento: ”sono 30 anni che fascismo e comunismo in Italia non esistono più. Invocarne lo spettro a targhe alterne è l’ennesimo tentativo di distrazione di massa”. Eppure, i chiarimenti non sono bastati.
Com’era facile immaginare infatti è scoppiata subito la polemica. Su twitter e su tutto il web nelle ultime ore l’argomento è entrato nei trend topic più quotati e commentati e gli utenti dei social si sono letteralmente scagliati contro il capogruppo a 5 stelle che, inevitabilmente, ha attirato la polemica sull’intero movimento.
Proprio ieri la Lombardi ha pubblicato infine sul suo blog un intero post di risposta alle critiche pesanti che le sono piovute addosso cercando di chiarire che “quella espressa era un’analisi esclusivamente storica in riferimento al primo programma del 1919” composto da proposte smentite già l’anno successivo. A concludere il commento, anche la frase “Ora possiamo pensare all’Italia del 2013. Ricordo a tutti che il M5S ha nel suo programma l’insegnamento della Costituzione italiana”.