PALERMO – Sentenza confermata quasi del tutto in appello al processo sull’appalto per la presunta turbativa d’asta della gara da sei milioni di euro per il consolidamento del Montepellegrino, che sovrasta il cimitero dei Rotoli. Le novità sono la prescrizione che cancella la condanna inflitta ad Antonino Dino e lo sconto di pena per Nicola Nocilla (progettista dei lavori) e Marcello Riggio: hanno avuto un anno ciascuno, pena sospesa. Facevano tutti parte della commissione di gara.
Era già stato assolto in un altro processo Antonino Martinico, ex capo del servizio Geologia e geotecnica del comune di Palermo in precedenza condannato a tre anni per tentata concussione e corruzione. Erano state dichiarate inutilizzabili le registrazioni in cui le parti offese subirono le presunte pressioni del dirigente comunale.
Secondo l’accusa Martinico, pretendeva che utilizzassero il materiale di un’azienda svizzera. Per fare saltare la gara, già aggiudicata, avrebbe anche falsificato un documento. Non aveva, però, fatto i conti con i titolari della Consores srl, del Consorzio triveneto rocciatori e della Unirock srl, che lo avevano denunciato e si erano costituiti parte civile nel dibattimento. Gli stessi si erano presentati con i registratori addosso quando, nel corso di un incontro al bar, subirono le richieste di Martinico. Solo che quelle registrazione, secondo i supremi giudici, avevano il valore di intercettazioni e dunque andavano autorizzate da un giudice. Ecco perché è venuto meno il cuore dell’accusa.
Secondo l’ipotesi della Procura, le tre aziende sarebbero state penalizzate per essersi rifiutate di utilizzare materiale prodotto dalla ditta svizzera “Geobrugg Fatzer”. Martinico, che nel ’97 finì in carcere ed è tornato in servizio, avrebbe cercato di favorire l’azienda elvetica assieme ad altre cinque persone, processate separatamente. Si tratta di Nocilla, Dino e Riggio.
La sentenza d’appello di oggi conferma le assoluzione, impugnate dalla Procura generale, di Mario Carollo e Gabriele Giuseppe Guglielmini. Anche Carollo era componente della commissione di gara dell’appalto, Guglielmini era il rappresentante della Geobrugg in Italia. Erano assistiti dagli avvocati Massimo Motisi, Ugo Forello, Cristiano Galfano e Toto Cordaro.