CATANIA – Mi auguro che ci sia un’assoluzione perché la ritengo sacrosanta”. L’ha affermato l’ex governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, parlando con i giornalisti a Catania durante una pausa dell’udienza del processo – la cui sentenza è attesa per domani alle 9 – nel quale è imputato in qualità di presidente della Provincia nel 2007, per concorso in abuso d’ufficio per l’affidamento in ‘house’ del servizio di pulizia dell’aeroporto Fontanarossa, senza gara pubblica, alla Pubbliservizi. Tra gli imputati nel processo, oltre a Lombardo, vi sono ex amministratori della Sac ed ex dirigenti della Pubbliservizi. Secondo l’accusa il servizio sarebbe stato affidato violando la legge che imponeva “la procedura della gara aperta, ristretta o negoziata, ovvero mediante dialogo competitivo”.
Lombardo stamane ha reso dichiarazioni spontanee davanti ai giudici della terza sezione penale, ai quali ha detto di “non ritenere sia stato commesso un reato” e ricostruito i passaggi che hanno portato all’affidamento, fornendo anche documenti, che sono stati acquisiti dalla corte. Lombardo ha parlato di un “affidamento provvisorio servito solo alla Sac e ai lavoratori sol perché le ore dei lavoratori sono state portate da 30 a 36. Questa differenza di stipendio andava alla Colocop, che ci guadagnava parecchio”. “Invece la Pubbliservizi, per far lavorare bene i lavoratori – ha aggiunto – gli ha aumentato l’orario e lo stipendio e non ha guadagnato né un euro né ha fatto un’assunzione in più. Quindi questo danno agli altri e questo vantaggio alla Pubbliservizi non c’è”. Il 17 marzo scorso al termine della requisitoria il sostituto procuratore della Repubblica Angelo Busacca ha avanzato per Lombardo una richiesta di condanna a due anni e sei mesi di reclusione per abuso d’ufficio. (ANSA).