Approvato il Defr, Schifani: "Certifica il miglioramento economico"

Approvazione del Defr, Schifani: “Certifica il miglioramento economico”

La nota: "In corso un'inversione di tendenza"
PALAZZO D'ORLEANS
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PALERMO – “Il Defr certifica il miglioramento economico che la Sicilia ha avuto negli ultimi anni e prevede una crescita del Prodotto interno lordo (Pil) tendenziale dello 0,9 per cento nel 2023 in linea con il dato nazionale”: così il presidente della Regione Renato Schifani commenta in un comunicato l’approvazione del Defr 2025 – 2027 da parte dell’Ars.

Schifani prosegue: “Anche nel 2024 la crescita stimata è dello 0,7 per cento così come nel resto del Paese. A fronte di queste previsioni, nel Defr si prevede che l’attuazione delle politiche governative possa determinare per il 2024 un Pil programmatico del 1,9 per cento, del 2,5 per cento nel 2025 e del 2,3 per cento nel 2026″.

“Ciò sarà possibile grazie agli investimenti pubblici – dice Schifani – che il mio governo sta sostenendo e stimolando e che hanno portato anche all’aumento dell’entrate tributarie, segnale inequivocabile di una inversione di tendenza che ci consente, in particolare, di immettere nuova liquidità nel tessuto produttivo dell’Isola”.

I trend positivi

Nello stesso comunicato dell’ufficio stampa della Regione si legge che il Defr evidenzia numerosi dati economici dai quali risulta che l’Isola è cresciuta più della media nazionale. In particolare, l’indice di grave deprivazione materiale e sociale ‘Europa 2030’, nel 2023 in Italia è stato pari a 4,7 per cento mentre in Sicilia è stato pari a 5,2 per cento, in netta discesa rispetto al 2022 in cui era del 6,1 per cento.

Particolarmente positivi i dati d’immatricolazione degli autoveicoli nuovi nel primo quadrimestre 2024 +11,7 per cento rispetto al dato dell’Italia che si è assestato al +7 per cento”.

Le compravendite immobiliari nel 2022 in Sicilia, continua il comunicato, segnavano +37,5 per cento rispetto al +30,1 per cento italiano e nel 2023, anno di crisi del settore, si sono ridotte meno della soglia nazionale (-2,7 per cento a fronte del -9,5 per cento italiano). Confortanti anche i dati dei lavori pubblici, delle presenze turistiche e dell’occupazione.

Dagnino: “L’isola cresce”

“Il governo regionale – afferma l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino – è attento alle criticità e alle emergenze sociali ma respinge le ricostruzioni di chi vorrebbe descrivere negativamente la Sicilia”.

“I dati macroeconomici dimostrano – prosegue Dagnino – che l’Isola cresce grazie alle politiche regionali di sviluppo a sostegno delle imprese e ai consumi delle famiglie nonché per l’ottimale realizzazione di rilevanti investimenti pubblici consentiti dai fondi strutturali comunitari e dal Pnrr”.

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