Aps, incontro con Crocetta | L'Eas gestirà il servizio - Live Sicilia

Aps, incontro con Crocetta | L’Eas gestirà il servizio

La notizia trapela a termine dell'incontro tra il presidente della Regione, l'assessore all'Energia, Nicolò Marino, e i sindacati.

dopo il fallimento
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PALERMO – Sarà l’Ente acquedotti siciliani che gestirà il servizio idrico nei 52 comuni della provincia di Palermo. La notizia trapela a termine dell’incontro tra il presidente della Regione Rosario Crocetta, l’assessore all’Energia Nicolò Marino e i sindacati che rappresentano i lavoratori di Acque potabili siciliane, società che ha gestito il servizio idrico e di depurazione nei comuni del palermitano fino a quando, lo scorso 29 ottobre, è stata dichiarata fallita. Ieri l’incontro con l’assessore in commissione Bilancio all’Ars, oggi, invece, Marino è stato ascoltato dalla commissione Ambiente e territorio, dove – dopo un lungo confronto – si erano individuate diverse possibili soluzioni non solo per garantire la continuità del servizio nei 52 comuni, ma anche il futuro dei 206 dipendenti che rischiano di restare senza lavoro.

Una di queste prevedeva che l’assemblea dei sindaci che compongono l’Ato di Palermo potesse votare a maggioranza una delibera che avrebbe individuato un nuovo soggetto giuridico per la gestione del servizio: un consorzio che avrebbe aggregato i comuni della provincia e gestito unitariamente il servizio di erogazione e depurazione delle acque. Una possibilità “interessante” per alcuni parlamentari, ma che “rischiava di allungare troppo i tempi e non scongiurare, quindi, il pericolo dell’interruzione del servizio”, ha detto il deputato del Pds Vincenzo Figuccia. Che a sua volta aveva proposto, invece, una “soluzione tampone”, una garanzia nel tempo che sarebbe servito per l’istituzione del consorzio, e che sarebbe passata per lo sblocco di circa 5 milioni da rendere disponibili per l’Ato 1 che, nel frattempo, avrebbe preso le redini del servizio idrico.

Una strada “non praticabile”, secondo l’assessore Marino, che ha spiegato come fosse necessaria “l’individuazione di un nuovo soggetto giuridico”, e che l’Ato, da solo, non può gestire l’attività.

Si è avviato così un percorso di confronto che, secondo i parlamentari presenti all’incontro (tra cui il deputato Pd Fabrizio Ferrandelli, componente della commissione Ambiente all’Ars), si è concluso con la proposta di affidare il servizio, in attesa della legge, proprio all’Eas. Una soluzione che piace proprio a tutti: sindacati, lavoratori, politici e sindaci, e che dovrebbe essere ufficializzata con una delibera del presidente Crocetta lunedì prossimo. “L’incontro si è concluso tra gli applausi – ha raccontato Figuccia – , è stata una bella giornata di lavoro in cui tutti possiamo dire di aver fatto la nostra parte. E la cosa più importante è che così si garantisce sia l’erogazione del servizio sia la continuità lavorativa”. E soddisfatto si è detto anche Ferrandelli, che ha definito “la strada migliore” quella intrapresa dall’assessore. “Un ottimo lavoro – ha aggiunto il deputato Pd – soprattutto in commissione dove tutti (governo, sindacati, commissari e sindaci dei comuni della provincia) si sono impegnati a trovare una soluzione definitiva e che garantiscei 206 lavoratori dell’Aps”.

LA NOTA DELLA CISAL
“Siamo relativamente soddisfatti del percorso intrapreso – dice Raffaele Loddo della Cisal – ma finché non verrà messa nero su bianco la realizzazione della società e la garanzia del servizio idrico integrato, nonché dell’attività lavorativa dei 206 operai, resteremo all’erta perché queste decisioni vengano realizzate”.


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