Aps, nuova frenata sull'accordo| Torna lo spettro licenziamenti - Live Sicilia

Aps, nuova frenata sull’accordo| Torna lo spettro licenziamenti

Sindaci e sindacati premono perché Orlando rilevi il servizio, l'azienda scrive: "Non a queste condizioni".

palermo
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AGGIORNAMENTI

19.36 Ecco il testo della lettera inviata dal presidente dell’Amap, Maria Prestigiacomo, al commissario dell’Ato, alla curatela e ai sindacati: “Si torna ancora una volta a confermare la disponibilità di Amap SpA a ricevere in affidamento il Servizio Idrico Integrato con riferimento ai territori dei Comuni consenzienti e ciò ribadendo il contenuto del testo inviato da Amap SpA in data 19 marzo ad Ato 1 Palermo e ai Sindaci dei Comuni interessati. Si precisa, altresì, che per il completamento della operazione, in chiave provvisoria e a regime, è necessario che l’Amap SpA sia parte stipulante di nuovo contrasto di affitto di ramo di Azienda da parte della Curatela Fallimentare di Aps, con condizioni che dovranno essere individuate e per la cui definizione si conferma immediata disponibilità. Lo strumento contrattuale da ieri disponibile per la scrivente che risulta essere di data 26.2.2014 e successivi atti di modifica della cui esistenza si è venuti oggi a conoscenza in maniera solo informale che ha legato l’Ato 1 Palermo con la Curatela Fallimentare non può essere accettato dall’Amap SpA in considerazione della previsione a carico dell’affittuario di costi economicamente per Amap SpA insostenibili, quali ad esempio costi di incarichi anche di consulenza privata all’esterno, nonché costi di 15 contratti di locazione ( a cominciare dal canone del contratto di locazione della sede per 18.000 euro mensili….), il distacco di ben 8 dipendenti a carico dell’affittuario e nella disponibilità della curatela. Si segnala, altresì, la esigenza di pervenire ad un accordo sindacale al fine di consentire adeguato utilizzo dello stesso personale, con modalità diverse da quelle che hanno caratterizzato e determinato la gestione e il fallimento di Aps. Si segnala, infine, la necessità di determinare il canone di affitto del predetto ramo dell’Azienda fallita. Quanto sopra a conferma di volontà di dare un contributo alla soluzione dell’emergenza, ma avuto anche riguardo alla necessità di evitare insostenibilità economica per l’Azienda Amap SpA a totale partecipazione pubblica”.

18.01 Altro problema riguarda i livelli contrattuali dei dipendenti che non possono essere impiegati per la lettura dei contatori. Inoltre il contratto d’affitto prevede che 8 dipendenti utilizzati dalla curatela siano pagati dall’affittuario.

17.50 L’incontro è iniziato. Il comune di Palermo si è detto disponibile a prendere il servizio, ma non alle condizioni dell’attuale affitto del ramo d’azienda stipulato tra curatela e Ato che prevede, fra le altre cose, la sede di via Ugo La Malfa (dal costo di 18mila euro al mese) e altri 15 immobili in vari comuni.

PALERMO – La situazione Aps precipita di ora in ora. Dopo che due giorni fa sembrava ormai raggiunta un’intesa con Amap per la continuazione del servizio idrico in 42 comuni della Provincia, questa mattina la doccia gelata: la tanto attesa firma tra Ato e partecipata del comune di Palermo è, almeno per ora, saltata.

In questo momento sindaci e sindacati sono a piazza Pretoria in attesa di un incontro con il primo cittadino del capoluogo Leoluca Orlando, anche perché la curatela ha dato l’ultimatum: se entro oggi non si arriverà alla firma, scatteranno i licenziamenti senza ulteriori proroghe. Secondo alcune indiscrezioni, Amap avrebbe rifiutato di subentrare all’Ato nell’affitto del ramo d’azienda alle attuali condizioni, chiedendo invece di rinegoziare alcuni aspetti tra cui affitti, costi e status dei lavoratori. Operazione che però richiederebbe un nuovo bando e quindi ulteriore tempo che, a questo punto, sembra essere terminato. “A questo punto Orlando ci dica quello che vuole fare, dentro o fuori – dice il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina – il tempo è scaduto”.

“I sindaci dei 42 comuni hanno deciso di incontrarsi con il sindaco Orlando, socio unico dell’Amap, al Comune. Anche lavoratori si sono spostati adesso sotto palazzo delle Aquile e i sindacati provinciali hanno chiesto di poter incontrare il primo cittadino per sciogliere i nodi rimasti ancora sul tappeto e provare a raggiungere un’intesa. Siamo in attesa di essere convocati – dichiarano i segretari di Filctem Cgil Francesco Lannino, di Femca Cisl Giovanni Musso, di Uiltec Uil Maurizio Terrani, di Ugl Chimici Margherita Gambino e di Cisal Federenergia Raffaele Loddo – I licenziamenti dei lavoratori decorreranno da stasera ma anche con un accordo in extremis potranno essere evitati. E’ quello che ci auguriamo e per il quale stiamo lavorando”.

“Orlando sta tornando indietro rispetto ad alcuni giorni fa, sembra sia alla ricerca del cavillo per non subentrare all’Ato: cosa c’è sotto?”, si chiede uno dei lavoratori a piazza Pretoria.


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