Dopo la rottura tra Futuro e Libertà e Massimo Costa, Alessandro Aricò, attuale coordinatore provinciale palermitano di Futuro e Libertà, scende in campo per la corsa a sindaco. Le dichiarazioni di Italo Bocchino sono praticamente un’investitura. Ora si attende solo la conferma ufficiale che dovrebbe arrivare a breve.
Aricò, prima delle dichiarazioni di Bocchino, ha detto: “Costa aveva posto il termine della pacificazione, ma la pacificazione non si può proporre solo ad una parte. Per questo abbiamo definito una linea con l’Mpa di Lombardo, con l’Aps, e speriamo di concludere in termini positivi anche un alleanza con l’Api per creare una coalizione che possa esprimere il meglio della politica in campo. Stiamo vedendo grande confusione. C’è un’apertura chiara di Costa al Pdl, ma questo non sembra aver preso ancora una decisione. La stessa cosa per il Pid, che non ha ancora deciso se stare con una sua candidata, Marianna Caronia, oppure appoggiare il futuro candidato del Pdl. Grande Sud probabilmente avrà come candidato Costa, ma a loro chiediamo di ripensarci. Mentre speriamo che l’Udc possa stare con la sua naturale coalizione, il Terzo polo, ricompattandoci sullo stesso progetto politico”.
Le liste a sostegno della candidatura di Aricò sarebbero cinque. Quattro portate in dote dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, fra cui quelle degli assessori regionali Massimo Russo e Gaetano Armao oltre all’Aps di Riccardo Savona; e una quella di Fli. “Le amministrative di Palermo non solo amministrative. Ma hanno un valore politico, come se si votasse al Parlamento nazionale – ha concluso Aricò -. Al primo turno dobbiamo assolutamente serrare i ranghi del Terzo polo lasciando a sinistra il Pd e le associazioni che hanno voluto concorrere alle primarie, dall’altro lato il centrodestra con il Pdl e il Pid coi quali in questa fase sicuramente non ci si potrà sedere allo stesso tavolo”.