Armao: "Gli investimenti sono la strada per la crescita" - Live Sicilia

Armao: “Gli investimenti sono la strada per la crescita”

Il report della Banca d'Italia
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“La situazione siciliana evidenzia una moderata ripresa dell’attività produttiva che interrompe il trend negativo innescato dalla grave crisi economica degli ultimi anni”. Lo ha detto l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao, a margine della presentazione del report ‘Economie regionali, l’economia della Sicilia, redatto dalla sede di Palermo della Banca d’Italia e illustrato oggi dal direttore Giuseppe Arrica.

“La gran parte degli indicatori – ha continuato Armao – evidenziano i primi segnali di ripresa, anche se si assiste ancora ad un calo dell’occupazione e ad una devastante crescita del numero di giovani che non studiano nè lavorano ed alla profonda crisi del settore delle costruzioni”. “Buone le risposte – sottolinea Armao – dei settori delle esportazioni con una crescita che supera il recupero della perdita del 2009, e del turismo dove crescono le presenze straniere. Questi dati debbono, però, essere correlati con le politiche di bilancio. Sul primo versante, il bilancio 2011 non solo è il primo che nel decennio non incrementa le spese, ma che riporta le spese al livello del 2000”. “Questa è la linea che il Governo intende seguire – fa rilevare l’assessore regionale per l’economia – consentendo alla Sicilia di avere conti e carte in regola, in grado di assicurarle un deciso recupero di credibilità, per negoziare un federalismo equo e solidale, misure concrete di perequazione fiscale ed infrastrutturale, abbandonando pratiche ormai insostenibili di ‘questua romana’, così difficili da estirpare tra le classi dirigenti del Mezzogiorno”.

“Per la crescita economica – continua l’assessore – l’unica soluzione da percorrere è quella degli investimenti produttivi. In questo senso il blocco del credito d’imposta voluto da Roma, sarà superato con risorse regionali entro l’estate. Mentre, come contestato anche dalla Commissione europea, latitano gli investimenti statali per le infrastrutture, circostanza aggravata dai ritardi di erogazione dei Fas e dalla contrazione delle risorse destinate al Mezzogiorno a partire dal Piano per il Sud”. “Il divario tra Nord e Sud – conclude Armao – si è fortemente appesantito in 150 anni di Unità d’Italia, e mentre avanza un federalismo fiscale, ancora con troppe ombre, è necessaria una forte coesione tra le classi dirigenti del Mezzogiorno che, al di là e prima delle divisioni politiche, difendano le aspettative di crescita dei cittadini ed avviino decisi percorsi di innovazione con scelte strategiche che affrontino i motivi del ritardo”.


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