Nuovo contratto per i regionali. I sindacati: “È un importante risultato" - Live Sicilia

Nuovo contratto per i regionali. I sindacati: “È un importante risultato”

La sigla nella sede dell'Aran Sicilia
LA FIRMA
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PALERMO – Appena sottoscritto il rinnovo del contratto collettivo regionale di lavoro 2019-2021 che si applica a tutti i dipendenti regionali del comparto non dirigenziale, degli enti e delle società collegati alla Regione. A darne notizia sono unitariamente le segreterie regionali dei sindacati rappresentativi Cisl Fp, Cobas Codir, Fp Cgil, Sadirs, Siad Csa, Ugl Autonomie e Uil Fpl dopo avere sottoscritto il Ccrl 2019-2021 presso la sede dell’Aran Sicilia guidata dal commissario straordinario Accursio Gallo.

“Riteniamo questo un importante risultato, considerati gli attuali limiti normativi ed economici sulla riclassificazione”. Peraltro, a distanza di oltre un anno e mezzo di ritardo, rispetto a tutti gli altri comparti del pubblico impiego, la firma era un atto dovuto. Adesso, occorre imprimere una forte accelerazione sull’attuazione del nuovo ccrl e proiettarci verso il prossimo. Con il rinnovo – concludono le sigle – il comparto si avvicina all’equiparazione giuridica del Ccnl delle Funzioni Centrali, cioè dei ministeri, degli enti e delle agenzie dello Stato”.

Gli aumenti contrattuali

Con il nuovo contratto, i lavoratori avranno un aumento mensile degli stipendi che varia da 61,82 per la categoria economica più bassa a 145 per la categoria economica più alta. Per le categorie A l’aumento medio è di circa 65 euro. Per le categorie B l’aumento medio è di circa 76 euro. Per le categorie superiori l’aumento medio è di 100 euro per le categorie C e di circa 120 euro per le categorie D.

“Adesso subito la riclassificazione”

I sindacati richiedono subito l’attivazione delle procedure per la riforma dell’ordinamento professionale. “Non possiamo più attendere ritardi sull’avvio delle procedure di riclassificazione – affermano -. Finalmente i fondi sono stanziati e non ci sono più alibi. Chiediamo che si proceda all’attivazione delle procedure per consentire le progressioni verticali del maggior numero di dipendenti possibili per dare il giusto riconoscimento ai tanti dipendenti che svolgono compiti di inquadramento superiore rispetto alle mansioni loro affidategli”.

Non ne hanno bisogno solo i lavoratori – aggiungono –, lo richiede il funzionamento della macchina amministrativa che può solo trarre benefici dal giusto riconoscimento ai lavoratori”. Sul tema le organizzazioni rincarano la dose. “I futuri concorsi prevedano una riserva dei posti per valorizzare maggiormente chi è già in amministrazione e che possiede professionalità e titoli.”

Positiva la valutazione delle sigle sul potenziamento dell’istituto delle posizioni organizzative e sull’introduzione dell’area delle elevate professionalità. “Quest’ultimo è un istituto che nel resto di Italia inizia a essere attuato e che va nella direzione di una pubblica amministrazione capace di valorizzare le competenze e più efficiente nell’organizzazione. Un’amministrazione, come la Regione, fondamentale per la tenuta e il rilancio economico dell’Isola, d’altra parte, non può essere basata su un ordinamento professionale decontestualizzato e lontano dalle esigenze del futuro”.

“Bene l’impegno di Messina e Gallo”

Le organizzazioni sindacali valutano positivamente l’azione posta in essere dall’assessore Andrea Messina e dal commissario dell’Aran Sicilia, Accursio Gallo. “Il commissario Gallo – spiegano – ha manifestato apertura al confronto e gli va riconosciuto il merito di aver sopperito alla assenza del comitato direttivo ed alle gravi carenze d’organico. Dell’assessore Andrea Messina abbiamo apprezzato l’onestà intellettuale con cui ha sempre rappresentato gli invalicabili limiti, dettati dalle norme vigenti”.

“Adesso però – rilanciano i rappresentanti dei lavoratori – non si può più rinviare il rinnovo del comitato direttivo dell’agenzia di negoziazione per recuperare tutti i ritardi che si sono accumulati. Vogliamo solo ricordare, infatti che il nuovo Ccrl nasce vecchio dato che si sta già per concludere il triennio 2022-2024 e che i lavoratori hanno diritto a vedere adeguato il proprio potere d’acquisto”.

Le parole di Schifani

Secondo il presidente della Regione Schifani, “la firma di oggi è il segno tangibile dell’attenzione del mio governo verso i dipendenti della Regione. Finalmente, dopo cinque anni di attesa, potranno godere di nuove condizioni giuridiche ed economiche a riconoscimento del loro lavoro ed essere al pari di tutti gli altri dipendenti pubblici d’Italia. Ringrazio il commissario dell’Aran, Gallo, per l’impegno profuso nel raggiungimento di questo traguardo”.

Interviene l’assessore Messina

“Abbiamo fatto il massimo – dice l’assessore Andrea Messina – modificando il sistema di classificazione sul modello di quello del comparto dei ministeri. Una base di lavoro necessaria che ci consente di avviare un sereno confronto per il contratto 2022-2024 nel quale cercheremo di operare interventi più incisivi sia riguardo alle progressioni di carriera sia sulla riorganizzazione complessiva del personale che soffre oggi di una cristallizzazione nei ruoli. Occorre operare una concreta revisione del sistema che tenga in debita considerazione le competenze maturate dal personale, spesso costretto in ruoli anacronistici, la normativa vigente e i numerosi pensionamenti che hanno determinato, in taluni uffici, un sovraccarico di lavoro”.

Gli elementi qualificanti del contratto

Tra gli elementi maggiormente qualificanti del contratto vi sono la previsione del sistema di classificazione del personale previsto nello Stato con tre aree professionali in luogo delle quattro categorie e l’introduzione della nuova area delle elevate professionalità (Ep). Il nuovo sistema, in linea con la disponibilità delle risorse stanziate con la recente legge di bilancio 2024, consentirà di avviare a breve significativi percorsi di carriera con l’attivazione delle progressioni verticali, dopo anni di cristallizzazione nelle categorie di appartenenza. Tra le disposizioni da segnalare, anche la previsione di congedi per un massimo di 90 giorni lavorativi per le donne vittime di violenza che risultino inserite in percorsi di protezione.

“Si tratta di strumenti – sottolinea Messina – che consentiranno di valorizzare il merito e le professionalità acquisite dai dipendenti in servizio, rendendo, inoltre, maggiormente stimolante, anche per chi si approccia per la prima volta al lavoro pubblico, l’accesso all’impiego che potrà offrire percorsi di crescita professionale. In questa logica vanno letti anche gli articoli relativi alle posizioni organizzative e professionali che consentono di valorizzare i dipendenti che svolgono incarichi di responsabilità”.

Plauso di Assostampa

L’associazione siciliana della stampa, federata alla Fnsi-sindacato unitario dei giornalisti, esprime la propria soddisfazione per la firma della pre-intesa del contratto dei dipendenti della Regione Siciliana che, tra le varie misure, riconosce finalmente la competenza e la professionalità dei giornalisti dell’Ufficio stampa e la specificità di questa attività rispetto a quella amministrativa. L’accordo raggiunto è il risultato di un lungo e costruttivo dialogo, iniziato più di un anno fa. Un percorso che ha portato all’attivazione del tavolo di contrattazione separata e alla presentazione delle proposte di Assostampa all’Aran Sicilia, oggi pienamente recepite dal Ccrl.

“L’approvazione di questo contratto rappresenta un importante traguardo – afferma il segretario regionale di Assostampa Sicilia, Giuseppe Rizzuto – è un significativo passo avanti nella tutela dei diritti e delle condizioni lavorative dei giornalisti dell’ufficio stampa. Finalmente si valorizzano le competenze e la professionalità di chi quotidianamente garantisce all’amministrazione regionale e ai cittadini siciliani un’informazione accurata e di qualità. Abbiamo apprezzato l’impegno del presidente della Regione, Schifani, dell’assessore Messina e del commissario Aran Sicilia, Gallo, con i quali abbiamo avuto un dialogo costruttivo, e poi di tutte le altre sigle sindacali che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato. Tutto questo però ancora non basta”.

“Continueremo a dialogare con l’Aran, – prosegue Rizzuto – a partire dalla prossima contrattazione che sarà attivata a breve, per ottenere l’applicazione di alcuni istituti di garanzia previsti nel contratto giornalistico e che puntiamo a trasferire in questo contratto. Come Assostampa Sicilia vigileremo affinché siano garantite sempre di più condizioni lavorative e retributive adeguate a tutti i professionisti dell’informazione”.


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