Gli arresti e il terremoto nella mafia: nove pentiti incastrano i clan

Gli arresti e il terremoto nella mafia: nove pentiti incastrano i clan

Ecco la mappa dei collaboratori di giustizia

CATANIA – Nove pentiti hanno prodotto un vero e proprio terremoto nella mafia. L’ultima operazione della polizia, che ha incastrato i nuovi esponenti del clan Pillera-Puntina, si è avvalsa anche del contributo dei collaboratori di giustizia. L’ordinanza del Gip Sebastiano di Giacomo Barbagallo contiene un lavoro di cucitura storico nella mafia, grazie anche al contributo del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, che ha coordinato le indagini con i pm Assunta Musella e Fabio Saponara. Ecco chi sono i collaboratori che stanno smantellando i clan a Catania.

I pentiti e l’ombra del boss

Ugo Rosario Andrì, detto ‘Saru a tigre’, esponente dei Cursoti milanesi, già nel 2014 aveva parlato dell’organigramma del clan Pillera-Puntina, inserendo ai vertici Giacomo Maurizio Ieni detto ‘Nuccio”. Un ruolo indiscusso, quello di Ieni, confermato anche da Gaetano d’Aquino, esponente del clan Cappello e Davide Seminara, ex affiliato ai Santapaola. Ma anche da un altro esponente di punta dei Santapaola, che ha deciso di collaborare: Fabrizio Nizza.

Il genero di Pillera e il pentimento

Un clan agguerrito, il Pillera, stroncato anche da una collaborazione di peso, quella di Salvatore Messina, già responsabile del gruppo, che si è dissociato dalla famiglia nel 2018: si tratta del genero di Salvatore Pillera. Messina è stato inserito nel clan a partire dagli anni ’90, ma è con l’operazione Revenge 5 che cade un’altra pedina importante: Fabio Reale, condannato a 20 anni e legato al clan Cappello-Carateddi. Reale chiamava Giacomo Ieni ‘Matuffo’.

E poi Silvio Corra, ex responsabile del gruppo di San Cristoforo del clan Santapaola-Ercolano. Corra è il cognato di Angelo Santapaola, già responsabile dell’organizzazione, ucciso nel 2007, si è autoaccusato di estorsioni e di essere uno degli elementi di vertice. Ha raccontato di essere diventato il responsabile dei Nizza col passare del tempo e di rapportarsi con gli altri reggenti dei quartieri catanesi.

Ma è sul gruppo del Borgo che il cognato del boss ammazzato si concentra, una famiglia legata ai Puntina e diretta nel 2019 da Fabrizio Pappalardo.

Il sodale dei Cappello/Bonaccorsi

Altro collaboratore importante per le indagini è Carmelo Listro, arrestato nel 2022 con l’operazione Camaleonte. Un’inchiesta che ha colpito il gruppo di Mario Strano, detto ‘Acchiana e scinni’. Il Gip Sebastiano di Giacomo Barbagallo richiama la ricostruzione della Procura, ricordando il passaggio di Strano dai Santapaola ai Cappello, gruppo dei Carateddi.

I Nizza e i pentiti

Agli atti anche i verbali di Salvatore Scavone, l’uomo che aveva preso il posto nei Nizza di Silvia Corra. Ma è durato poco: nel 2023 arriva la decisione di collaborare con la giustizia.

Un lungo percorso nella criminalità, il suo, che inizia nel 2009 con i Santapaola, gestendo il traffico di droga e conquistando le piazze di spaccio di San Cristoforo fino a diventare braccio destro del boss Rosario Lombardo.

Ma le cimici della polizia erano già al lavoro e proprio ieri è scattata l’ondata di arresti, anche a carico degli estorsori della F.lli Di Martino Spa

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