L’autorità giudiziaria francese “non poteva arrestare Giuseppe Falsone”, l’ex numero uno di Cosa nostra Agrigentina, “perché non era autorizzata”. L’ha detto Giovanni Castronovo, difensore dell’ex boss agrigentino, che ha eccepito le modalità d’arresto del suo assistito durante l’udienza al tribunale del Riesame. Il legale ha chiesto l’annullamento del mandato di cattura a carico di Falsone emesso nell’ambito dell’operazione antimafia ‘Apocalisse’ “per l’assenza di riscontri esterni alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Sardino”. Il tribunale, presieduto da Fabio Cosentino, a latere Di Maida e Gaeta, si è riservato di decidere entro domani.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo