PALERMO – Questa mattina i carabinieri dei Ros hanno messo fine alla latitanza di Matteo Messina Denaro, che andava avanti da trent’anni.
“È stato un blitz estemporaneo”, fanno sapere dal Ros. Il comandante dei carabinieri raggruppamento speciale Pasquale Angelosanto al momento si limita a dire che il padrino era in clinica per sottoporsi ad alcune terapie ed accertamenti oncologici.
La Maddalena è una struttura di eccellenza per le cure dei tumori. Dopo il blitz Matteo Messina Denaro, intorno alle 9:30, è stato caricato su un furgone e subito trasferito alla caserma dei carabinieri della compagnia di San Lorenzo. Da qui fino all’aeroporto di Boccadifalco e con un elicottero in un carcere di massima sicurezza.
Dunque sarebbero state le sue condizioni di salute a tracciare la strada per acciuffarlo. Che stesse male si diceva da tempo, oggi è arrivata la conferma. Matteo Messina Denaro è stato condannato per diversi ergastoli: dall’omicidio del piccolo di Matteo alle stragi di mafia del ’92 e ’93.
Il suo arresto arriva in concomitanza con un altro straordinario anniversario e cioè la cattura di Totò Riina. Anche allora furono i carabinieri a fermare il capo di capi.
