PALERMO – Vertice tra il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, e il governatore Rosario Crocetta, appena giunto a Palazzo dei Normanni. Nel pomeriggio l’aula dovrebbe riunirsi per l’esame del ddl sulla doppia preferenza di genere, ma il clima all’Ars è incandescente. In commissione Affari istituzionali è in atto uno scontro tra pezzi dell’opposizione e della maggioranza sugli emendamenti al testo.
“Sono favorevole all’abbassamento della soglia di sbarramento, ma oggi stiamo discutendo una norma differente che definisce la partecipazione femminile, cui dare la priorità”, ha detto presidente della Regione Rosario Crocetta tagliando di fatto le gambe agli emendamenti al disegno di legge sul voto di genere, che istituisce la doppia preferenza. “Ci sono anche altri provvedimenti utili – sottolinea Crocetta -, per esempio la sezione unica scrutinatrice è una cosa di cui parlo da tempo. Se però inseriamo all’interno di una legge che tutela la rappresentanza femminile delle norme elettorali rischiamo di non far passare nessuna delle due”.
Mentre in commissione Affari istituzionali, dunque, si discute il testo già esitato la scorsa settimana, il presidente traccia il percorso da seguire. Una legge spogliata dagli emendamenti sullo sbarramento e sui rimborsi dei consiglieri per un appoggio che sia trasversale da parte di tutti gli schieramenti. “Le riforme si fanno anche cedendo su alcune questioni”, ricorda Crocetta che comunque sottolinea la bontà di un provvedimento che istituisce la doppia preferenza di genere. “Faremo così entrare molte donne in politica, dando una ventata di entusiasmo e rinnovamento di cui la Sicilia ha bisogno. Per il resto ci sarà tempo dopo l’approvazione della legge finanziaria”.
