PALERMO- Lunga riunione di giunta a Palazzo d’Orleans. Rosario Crocetta ha riunito gli assessori nel pomeriggio per una riunione che si è protratta fino a tarda serata. Al termine della giunta bocche cucitissime da parte degli assessori. Nessuno ha rilasciato dichiarazioni e neanche dall’ufficio stampa sono arrivate comunicazioni ufficiali. Luca Bianchi, assessore all’economia, s’è limitato a dichiarare: “Stiamo facendo gli straordinari perché le cose da fare sono tante e importanti”. “Le illustreremo all’opinione pubblica nei prossimi giorni”, ha assicurato Ester Bonafede. Gli unici assenti erano Antonino Zichichi, Franco Battiato e Nicolò Marino. Per quest’ultimo sembrano essere stati superati gli intoppi burocratici che avevano frenato il suo insediamento, che quasi certamente avverrà giovedì prossimo.
All’ordine del giorno della giunta, secondo quanto era trapelato nel pomeriggio, sarebbe stata la questione riguardante i Pip della Trinacria Onlus, ai quali è stata assicurata la proroga di un anno dei contratti. Ma in giunta si sarebbe discusso anche del quadro dei dirigenti generali e della formazione degli uffici di gabinetto degli assessori. Dopo il primo passaggio la scorsa settimana, con la rimozione di sette dirigenti e l’affidamento di altrettanti interim ad altri superburocrati, c’è adesso da completare il quadro. Ieri erano anche circolate indiscrezioni su alcuni dei nomi sul tavolo. Una certezza è la scelta di Pietro Bellante come dirigente generale del dipartimento delle Attività produttive. Una scelta ricca di significato: Bellante, infatti, era stato già scelto come direttore dal precedente assessore Marco Venturi. Poi, la giunta ha preferito puntare su Francesco Nicosia, ex capo di gabinetto dell’assessore Armao, scatenando le ire dello stesso Venturi, che aveva addditato come “illegittima” e inopportuna la designazione di Nicosia. Adesso, l’ex consulente di Venturi, Linda Vancheri, adesso assessore alle Attività produttive, ha scelto Bellante. Un’altra voce insistente: Maurizio Agnese all’Audit.
E a proposito di dirigenti generali, nel blindatissimo corridoio che immette nella sala degli specchi, dove era riunita la giunta, ecco sfilare quattro nomi noti nei ruoli apicali dell’amministrazione: l’ex direttore Antonella Bullara, defenestrata da Lombardo un paio di anni fa per far spazio a un gruppone di esterni, Marco Lupo, vicino a Stefania Prestigiacomo e uno dei pochi esterni per i quali Crocetta sembra disposto a fare un’eccezione. Poi ecco anche Fulvio Bellomo, fino a pochi mesi fa capo di gabinetto dell’ex assessore Andrea Vecchio, e Vincenzo Falgares che lascerà l’interim alle Attività produttive, come detto, a Bellante e potrebbe tenere la guida del dipartimento Infrastrutture.
Ma il risiko della burocrazia coinvolge anche i cosiddetti uffici di staff. Così, ecco i primi nomi all’assessorato al Turismo: Alessandro Rais sarà il nuovo dirigente generale, mentre Fabio Bagnasco dovrebbe ricoprire il ruolo di segretario particolare dell’assessore Franco Battiato.Angela Antinoro, invece, già commissario straordinario dell’Asi di Palermo, potrebbe essere capo di gabinetto dell’assessore alle Attività produttive Vancheri. L’assessore all’Economia Luca Bianchi, invece, ha scelto come capo di gabinetto Giulio Guagliano, dirigente dello stesso assessorato. Un manager di grande esperienza è stato scelto dal pm Nicolò Marino per guidare il proprio gabinetto: si tratta di Maurizio Pirillo, che ha già ricoperto ruoli di vertice, oltre che negli uffici della Regione, anche in società come Multiservizi e Sicilia e-innovazione. L’assessore alle infrastrutture Nino Bartolotta, invece, ha scelto come guida della propria segreteria tecnica, un altro dirigente d’esperienza: si tratta di Nino Beringheli, già nel cda dell’Istituto Autonomo Case popolari di Messina, dirigente generale dell’Ircac, commissario straordinario dell’Asi di Messina, capo di gabinetto dell’assessorato regionale Cooperazione artigianato e Pesca, ha ricoperto anche l’incarico di vicario all’assessorato regionale Lavori pubblici prima e all’Industria dopo.
Intanto, mentre Crocetta e gli assessori erano riuniti a Palazzo d’Orleans, all’hotel Plaza la sua coalizione lavorava alle trattative in vista della prima seduta dell’Ars. Prima, i vertici della coalizione hanno incontrato il presidente, poi hanno proseguito nel confronto con le diverse anime delle opposizioni, per trovare un possibile percorso comune nella definizione delle cariche della nuova Assemblea regionale. In trincea il segretario del Pd Giuseppe Lupo, Lino Leanza dell’Udc, Nello Dipasquale del Movimento Territorio, Antonio Malafarina della lista Crocetta.
Ferma restando la candidatura unica alla presidenza dell’Udc Giovanni Ardizzone, su cui la maggioranza è compatta e si registrano le adesioni di significative parti delle opposizioni, si è ragionato sulle due vicepresidenze, sull’ufficio di presidenza e sulla guida delle commissioni. Positivo il confronto con la coalizione che alle elezioni sosteneva la candidatura di Nello Musumeci. Al Pdl dovrebbe andare, salvo sorprese, la vicepresidenza appannaggio dell’opposizione. In pole position per questa poltrona c’è Salvo Pogliese. A Pdl e alleati (tra cui il Cantiere Popolare che ha scelto Toto Cordaro come capogruppo) andrebbe anche un posto di questore e un paio di presidenze di commissioni. Ma la trattativa è ancora aperta, così come con la coalizione sicilianista formata da Grande Sud e Partito dei siciliani, che si contendono la presidenza della commissione Bilancio (con Savona di Grande Sud, presidente uscente, in cerca di riconferme). Per la commissione Antimafia, i nomi in ballo sono quelli del questore Malafarina, se la poltrona andrà alla maggioranza, e di Nello Musumeci se andrà all’opposizione.
Non si è aperto, invece, un vero e proprio dialogo con la pattuglia del Movimento 5 Stelle, malgrado il tentativo di approccio di un big della Lista Crocetta, che però è abortito sul nascere. Per trovare una quadra definitiva si dovranno attendere i tempi supplementari nella mattinata. La prima seduta della XVI legislatura è in programma alle 11, per quell’ora si spera di avere trovato una intesa che potrebbe permettere l’elezione di Ardizzone già al primo scrutinio, quando serviranno sessanta voti.
(L’assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta fa sapere alla redazione di Live Sicilia che nessun capo di gabinetto è ancora stato ufficialmente nominato nel suo assessorato. Smentita, quindi, la scelta di Nino Belingheri, citato nell’articolo).