PALERMO – L’Ars ha approvato con voto finale la manovra ter, 27 voti a favore e 15 i contrari. Rinviati a settembre gli emendamenti aggiuntivi e i cosiddetti fondi per i territori, pari a 35 milioni di euro.
Polemiche nella maggioranza per i franchi tiratori, che hanno affossato la norma sull’editoria e quella sui laghetti aziendali “per colpire Sammartino” ieri. Oggi anche l’articolo 3, che prevedeva l’acquisto dell’immobile di via Cordova, è decaduto per l’approvazione, col voto segreto, di un emendamento soppressivo.
Inizio dei lavori intorno alle 11, poco prima, in via Magliocco, il presidente della Regione Renato Schifani aveva incontrato Michele Catanzaro, capogruppo del Pd, Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia e Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia del Pd.
Gli articoli approvati
Dai fondi destinati alla protezione civile (10 milioni più i fondi per i danni da eventi calamitosi), a quelli per la video sorveglianza nei Comuni (15 milioni). E ancora, 3,7 milioni per l’emergenza incendi, 55 milioni per le strade provinciali.
Previsto un fondo consistente per l’abattimento delle liste d’attesa (60 milioni) e circa 20 milioni di euro sono stati destinati agli impianti di dissalazione. E ancora, il fondo per la povertà e le fasce deboli è lievitato fino a 4 milioni e 8,3 milioni sono stati impegnati per l’acquisto degli scuolabus da assegnare ai Comuni.
Schifani: “Un provvedimento importante”
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, esprime grande soddisfazione per l’approvazione in Aula all’Ars della manovra ter. “Un provvedimento importante – dice – reso possibile grazie a maggiori entrate per circa cinquecento milioni di euro. Con senso di responsabilità, abbiamo scelto di immettere immediatamente le risorse nell’economia siciliana, destinandole alle principali emergenze dell’Isola, oltre che porre particolare attenzione al sociale e allo sviluppo: due pilastri fondamentali per rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini e sostenere la crescita del nostro territorio”.
“Un sentito ringraziamento – aggiunge Schifani – va al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, per la gestione dell’Aula: in soli due giorni si è riusciti ad approvare una manovra così rilevante, nonostante i tentativi di ostruzionismo messi in atto dalle opposizioni. Il senso delle istituzioni e la volontà di dare risposte concrete ai siciliani hanno prevalso. Proseguiamo con determinazione nel nostro impegno per una Sicilia moderna che continua a crescere”.
Galvagno: “Un sincero ringraziamento a Schifani”
“Con grande senso di responsabilità, ed entro i tempi stabiliti – commenta il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno – l’Ars ha esitato una manovra che va incontro alle istanze dei siciliani dando risposte, nello specifico, in settori cruciali quali sanità, siccità, contrasto alla povertà, ambiente e protezione civile”.
“Desidero ringraziare tutte le forze politiche – aggiunge Galvagno – con la speranza che si possa ristabilire l’equilibrio tra maggioranza e opposizione che ha caratterizzato a lungo questa legislatura.
Un sincero ringraziamento al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani che è rimasto in aula per tutte le votazioni dell’articolato accompagnando il percorso di approvazione della manovra”.
“Un particolare ringraziamento va ai capigruppo del Misto e di ‘Sud chiama Nord’ che – precisa il presidente dell’Ars- pur non facendo parte della maggioranza, sono stati determinanti per far sì che si potesse andare avanti con la “tagliola” (accorciamento e semplificazioni delle dinamiche d’Aula ndr). Va chiarito, infatti, che per applicare tale previsione del regolamento è necessaria la maggioranza qualificata dei dueterzi dei parlamentari nell’ambito della conferenza dei capigruppo”.
L’Ars va in ferie
L’Ars va in ferie, l’Aula tornerà a riunirsi il 9 settembre. Già dal primo settembre, però, le commissioni parlamentari saranno operative. L’indicazione della presidenza è quella di procedere subito con la manovra quater che raggrupperà gli emendamenti aggiuntivi, le norme per i consorzi di bonifica e per gli Asacom.
Le reazioni
“Questa variazione di bilancio non s’ha da fare!. Così, venti giorni fa, aveva tuonato l’opposizione nel Parlamento Siciliano. Invece la variazione di bilancio si è fatta ed anche bene!”. Lo dice Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord all’Ars.
“Io ho partecipato a una trentina di variazioni di bilancio nel Parlamento siciliano dal 2006 ad oggi – prosegue De Luca – e vi posso assicurare che quelle che ho affrontato nel 2024 e 2025 con il governo Schifani sono radicalmente diverse rispetto al passato quando servivano solo a coprire falle nella gestione corrente, spostando le stesse risorse da una voce all’altra. Era come con i cosiddetti aerei di Mussolini: sempre gli stessi, mostrati in luoghi diversi per far credere che si trattasse di una flotta numerosa. Nel 2024 e 2025 invece – continua – abbiamo fatto variazioni per aggiungere nuove risorse alla gestione corrente annuale, grazie al buon andamento dei conti pubblici della Regione. Certamente sono tante le fragilità che tengono sotto scacco la nostra amata Sicilia ma la buona amministrazione impone di mettere in circolazione, il prima possibile, le risorse disponibili grazie alle positive congiunture dell’economia reale”.
“Abbiamo approvato una manovra di ampio respiro – commenta a caldo del deputato regionale di Forza Italia Marco Intravaia – che dà risposte concrete alla Sicilia e ai siciliani sul fronte delle emergenze, ma anche della programmazione. Pur fra alcune difficoltà in Aula, abbiamo portato a casa un’ottima legge finanziaria, voluta con determinazione da Forza Italia e dal presidente della Regione Renato Schifani, che guarda alle fasce più deboli e alle esigenze dei territori”.
“Una manovra mutilata approvata da una maggioranza in crisi – dichiara Fabio Venezia, parlamentare regionale del Pd e vice presidente della commissione Bilancio -. È questa la sintesi politica di quattro giorni d’Aula sulle variazioni di bilancio. Schifani farebbe bene a prendere coscienza dello stato di malessere della sua maggioranza, anche perché la Sicilia ha bisogno di un governo autorevole che non viva alla giornata ma che sia in grado di affrontare seriamente le tante emergenze dei siciliani e di fare un’attività seria di programmazione a servizio dei cittadini e delle attività produttive”.
“La manovra di variazione di bilancio approvata all’Ars è l’ennesima occasione persa. Un provvedimento vuoto, senza visione, privo di misure strutturali realmente utili alla Sicilia. Un elenco confuso di interventi spot, senza coraggio e senza strategia”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars.
“Malgrado i tentativi di stravolgere le regole parlamentari, abbiamo costretto la maggioranza a rimanere in aula per quattro giorni consecutivi, smascherando – conclude Catanzaro – le profonde crepe interne al centrodestra”
“Responsabilità e concretezza sono le parole – afferma Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana – che meglio si associano alla Manovra ter approvata oggi. Per il parlamento regionale è stata l’ennesima opportunità di destinare risorse, frutto dell’extra gettito fiscale e della buona amministrazione del governo Schifani, a settori importanti per l’economia regionale ed ai Comuni in particolare”.
“Sono importanti le misure per il rilancio della Sicilia, previste dalle variazioni di Bilancio approvate dal Parlamento siciliano: i fondi per la manutenzione delle strade provinciali, le risorse per la Protezione civile, la videosorveglianza, gli scuolabus e gli interventi contro la povertà”. Così Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars, commentando il via libera alla manovra ter. “Auspico che, dopo la pausa estiva, la maggioranza si possa incontrare in un clima di maggiore serenità”, conclude il deputato leghista.
“Il governo Schifani glissa sui fondi per l’assistenza igienico-personale agli alunni con disabilità. Tutto ciò è grave ed a settembre – afferma Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento Cinquestelle all’Assemblea regionale siciliana – ed ora senza un intervento finanziario nella Manovra Ter, gli studenti con disabilità rischiano di non poter frequentare le lezioni. A loro verrà così negato il diritto allo studio. Il governo Schifani si rende responsabile di una grave disuguaglianza decretando che ci sono cittadini di serie A e di serie B. Non si sono trovate le risorse per scongiurare una stortura di cui il governo ha solo da vergognarsi”.
“Con la manovra-ter va in archivio una delle pagine più buie dell’Ars, ma nonostante il bavaglio alle opposizioni, messo con la vergognosa ‘tagliola’ mai prima d’ora applicata a Sala d’Ercole, il governo esce notevolmente ridimensionato. Lo dimostrano le numerose bocciature dell’esecutivo, che non è riuscito a portare a casa nemmeno il fondo mancette con le risorse a disposizione dei deputati della maggioranza. Schifani deve capire che all’Ars la strada per il suo governo è in salita. O porta in aula le norme che i siciliani aspettano, o può mettere in conto altre sonore batoste, visto che non controlla più gran parte della sua maggioranza”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“Una manovra concreta e orientata al territorio, che tiene insieme emergenze, fragilità e sviluppo. Frutto di un lavoro condiviso, in cui il gruppo Mpa-Grande Sicilia ha dato un contributo decisivo con proposte ed emendamenti mirati al bene della Sicilia”. Così i deputati regionali del gruppo Mpa-Grande Sicilia on. Roberto Di Mauro, on. Ludovico Balsamo, on. Giuseppe Carta, On. Giuseppe Lombardo, on. Gianfranco Miccichè commentano l’approvazione della manovra con interventi concreti per affrontare emergenze e rilanciare la Sicilia.
LA NOSTRA DIRETTA
Voto segreto, decade l’acquisto dell’immobile di via Cordova
Articolo tre, l’acquisto dell’immobile di via Cordova. Approvato, col voto segreto, un emendamento soppressivo dell’opposizione. L’articolo è decaduto.
Renato Schifani: “Rispondo a Cateno De Luca, il nostro ufficio tecnico ha valutato l’immobile 13,7 milioni di euro. L’intero capitale si recupererebbe in 6 anni e mezzo. Noi abbiamo l’obbligo di garantire l’ospitalità al Cga e alla Corte de Conti. Anche io ci sono rimasto male, mi sarei aspettato una interlocuzione tra il Fondo pensioni e questo governo, per cui raccolgo la sua osservazione per verificare la dinamica dei fatti”.
Cateno De Luca (ScN): “Non vorrei che il voto di quest’articolo si trasformi in un rating per l’assessore Alessandro Dagnino. Io sono per votarlo questo articolo”.
Giorgio Assenza (FdI): “Chiedo all’opposizione di non chiedere il voto segreto su quest’operazione. Non fare acquistare alla Regione questo immobile, significa fare un favore alla cordata privata, rispetto a un prezzo di circa 600 euro al metro quadrato”.
Nuccio Di Paola: “Chiederò il voto segreto, perché è l’ora di dire basta. Gli stessi che hanno svenduto gli immobili della Regione sono al governo e vi dovete vergognare!”.
Ismaele La Vardera: “Su questa vicenda il parlamento deve metterci la faccia. Non me la sento di votare col voto segreto”.
Articolo tre, l’acquisizione dell’immobile di via Cordova per 13,5 milioni di euro, di proprietà del Fondo pensioni. Il Pd dovrebbe chiedere il voto segreto, secondo quanto ha fatto sapere l’agenzia Ansa.
L’assessore Alessandro Dagnino ha sottolineato l’importanza dell’acquisizione per le casse della Regione e per trovare una sede definitiva per la Corte dei Conti.
Fondo per le disabilità e liste d’attesa
L’articolo 12, ‘Liste di attesa del Servizio sanitario regionale e rapporti con le strutture accreditate’ è stato approvato con un emendamento di riscrittura del governo.
Ismaele La Vardera ha ricordato che non è stato ancora nominato il manager all’Asp di Palermo: “Quando avete intenzione di restituire, alla più grande azienda sanitaria siciliana, una guida. Chiedo a Schifani un impegno sui tempi”.
Intervengono gli esponenti dell’opposizione che chiedono di istituire un fondo per le disabilità per il prossimo triennio e di intervenire per gli Asacom.
In corso di stanziamento i fondi per gli Asacom, 10 milioni di euro. Nicola D’Agostino di Forza Italia chiede l’incremento dei fondi.
Ars, Asacom ed extracosti, l’appello dei sindaci
Il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, consigliere metropolitano di Catania, e il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro, consigliere nazionale ANCI, all’indomani dell’approvazione da parte dell’Ars della norma che stanzia ben 45 milioni per gli extracosti dei rifiuti in favore dei Comuni siciliani, esprimono soddisfazione e ringraziano il Governo Schifani e l’Aula.
“Il presidente Renato Schifani e i deputati regionali hanno recepito il grido d’aiuto dei sindaci, una richiesta che avevamo presentato assieme ai sindaci della Città metropolitana di Catania e a nome di tutti gli Amministratori dei Comuni siciliani. È importante, – sottolineano Barbagallo e Corsaro -, che Governo e Ars dimostrino di saper stare accanto ai sindaci di fronte alle grandi emergenze che impattano sul portafoglio delle famiglie”.
“Confidiamo vivamente adesso, – aggiungono -, che l’Aula, nelle prossime ore, dimostri la medesima sensibilità sulla questione dell’assistenza scolastica degli alunni più fragili, aiutando i Bilanci comunali a sostenere i costi del servizio Asacom. Questo ci consentirà di garantire il servizio a tutte le famiglie che ne hanno diritto”, concludono Barbagallo e Corsaro.

