PALERMO – Supera il mezzo milione di euro all’anno la spesa, a carico delle casse pubbliche, per pagare gli stipendi dei consulenti assunti ai piani alti di Palazzo dei Normanni e dei componenti della segreteria particolare del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone (Udc). In totale 17 persone, secondo quanto risulta dallo schema pubblicato sul sito dell’Ars. Nella sua segreteria Ardizzone ha chiamato sette persone, per una spesa di 340 mila euro euro lordi all’anno, più altri tre consulenti di staff, per ulteriori 35 mila euro; l’ultimo esterno, come si evince dalle tabelle, è stato assunto il primo maggio di quest’anno, giorno della festa dei lavoratori (contratto fino al 31 dicembre 2013) e si occuperà di consulenza in materia di sicurezza sul lavoro, con una retribuzione lorda di 5 mila euro per i sette mesi di attività.
Nel bollettino, tuttavia, viene precisato che nell’organico della segreteria particolare del presidente dell’Ars “sono vacanti dieci posti di addetto alla segreteria particolare e di 5 posti di comandato”. Altri tre consulenti sono stati arruolati dall’amministrazione, due a partire dal primo febbraio, il terzo dal primo aprile (scadenza contratti tra gennaio e marzo 2014): spesa 68 mila euro anno (per due di loro c’é l’autorizzazione del segretario generale Giovanni Tomasello). Sono stati assunti nella scorsa legislatura e sono attualmente in servizio ulteriori 4 consulenti, anche in questo caso ‘chiamati’ dall’amministrazione per una spesa di 110 mila euro.
Era stato proprio Ardizzone a chiedere formalmente alla segreteria generale dell’Ars la pubblicazione dei nomi dei consulenti con data di inizio e di fine incarico, emolumenti, titolo accademico e professione e anche dei ruoli rimasti ancora vacanti. Nella lettera inviata al segretario Giovanni Tomasello un mese fa, il presidente dell’Ars aveva sollecitato pure la pubblicazione di “tutti gli incarichi attribuiti a qualsiasi titolo dall’amministrazione”. Per rendere ancora più trasparente il Palazzo, Ardizzone aveva invitato i componenti del Consiglio di presidenza a fare altrettanto: “Ben sapendo che i comportamenti di tutti sono stati improntati al massimo rigore – aveva scritto Ardizzone – vi chiedo di voler aderire all’iniziativa sia per motivi di trasparenza sia per evitare uno stillicidio di indiscrezioni che nuoce alla serenità degli addetti alle segreterie, al normale dispiegarsi delle consulenze, ma anche ai correnti rapporti fra politica e stampa parlamentare”. Nell’elenco pubblicato nel sito dell’Ars almeno per ora non c’é traccia di incarichi assegnati dai membri del Consiglio di presidenza, così come di quelli nominati dall’ex presidente dell’Ars, Francesco Cascio.
(Fonte ANSA)