Ars, respinto il nuovo ordine del giorno per la 'salva-ineleggibili'

Ars, respinto l’ordine del giorno per la ‘salva-ineleggibili’: polemiche e rinvio

Maggioranza spaccata
PALAZZO DEI NORMANNI
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PALERMOLa tensione di Palazzo dei Normanni ha portato al rinvio, mentre si aprono crepe nella maggioranza. Complice un passaggio regolamentare sulla cosiddetta ‘salva-ineleggibili’ che, da un po’, agita le acque della politica siciliana. Ma è evidente che sulla serenità dei lavori può avete pesato anche il nervosismo per la nomina dei direttori generali attesa per domani, mercoledì, che premierà qualcuno ma lascerà scontenti tanti altri. Una partita politicamente cruciale.

L’aula stata rinviata a domani, alle 15, dopo che, oggi, la seduta dell’Ars, era stata sospesa. C’è stata maretta quando i deputati di FdI hanno deciso di abbandonare i lavori in seguito alla bocciatura, da parte dell’Ars, della richiesta del parlamentare Carlo Auteri (FdI) di invertire l’ordine dei lavori a sala d’Ercole per esaminare il disegno di legge, il cosiddetto salva-ineleggibili, appunto, al posto della riforma delle Province.

Tensione in aula

I deputati di Fratelli d’Italia, gruppo più numeroso all’Assemblea siciliana con 13 deputati, hanno, dunque, lasciato l’aula parlamentare. Sulla richiesta di invertire l’ordine dei lavori la maggioranza di centrodestra si è spaccata, pochi minuti prima invece era rimasta compatta respingendo una pregiudiziale del Pd secondo cui la riforma delle Province con la reintroduzione del voto diretto – primo punto all’ordine del giorno della seduta di questo pomeriggio – sarebbe incostituzionale poiché la legge Delrio, con l’elezione di secondo livello, è ancora in vigore.

“Centrodestra in frantumi”

Le opposizioni tuonano. “Il centrodestra è in frantumi – dice Nuccio Di Paola (M5s) – Sulla norma ‘salva-ineleggibili’, che abbiamo fatto arrivare in aula solo perché sapevamo che la maggioranza si sarebbe spaccata, si sono determinati due fronti, da un lato FdI e Mpa e dall’altro Fi, Dc e Lega. A questo punto la riforma delle Province penso non si farà, meglio bocciarla e andare avanti con altre riforme”. Gli fa eco il capogruppo pentastellato Antonio De Luca: “I temi caldi sul tappeto all’Ars stanno letteralmente spaccando la maggioranza con il governo visibilmente allo sbando. Dopo mesi di litigi per dividersi le poltrone della sanità siciliana, i differenti interessi dei partiti che sostengono Schifani sono venuti oggi chiaramente allo scoperto nel corso della votazione per l’inversione dell’ordine del giorno che avrebbe portato a votare la cosiddetta salva ineleggibili, prima della legge sulle Province”.

La dura reazione del Pd

Arriva anche la reazione del Pd. “Non c’è alcun rispetto per il Parlamento più antico d’Europa – dice il segretario regionale, Anthony Barbagallo -. La norma salva ineleggibili è una vergogna, una proposta indecente che rappresenta un affronto intollerabile su cui non è possibile fare finta di nulla. Fratelli d’Italia, se ce ne fosse bisogno, ha gettato la maschera e dimostra quale idea abbia delle istituzioni che intende piegare a suo uso e consumo per conservare lo scranno in spregio della buona politica, del buon senso e dei siciliani”.

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