Ars, la Targa Florio va - Live Sicilia

Ars, la Targa Florio va

Dopo mesi di nulla di fatto l’Assemblea regionale siciliana si rimette in marcia con l’approvazione del ddl che contiene le “disposizioni per la tutela e lo svolgimento della manifestazione automobilistica ‘Targa Florio’”. Il primo provvedimento che vede la luce dopo l’esercizio provvisorio e il pantano degli ultimi mesi. Il disegno aggiunge alle attività che si possono effettuare all’interno dell’Ente Parco anche “lo svolgimento di manifestazioni e iniziative dichiarate patrimonio storico-culturale con legge della Regione”. “In considerazione anche del fatto che l’Automobile Club Palermo, titolare ed organizzatore della Targa Florio, si impegna a valutare ed applicare qualunque misura atta alla salvaguardia del patrimonio boschivo e faunistico – si legge nella relazione introduttiva al ddl in piena collaborazione con l’Ente parco delle Madonie e considerato peraltro che le autovetture partecipanti risultano di recente immatricolazione e posseggono tutti gli accorgimenti anti-inquinamento e di sicurezza richiesti, il presente disegno di legge si propone di apportare la modifica sopra descritta, al fine di tutelare e salvaguardare la Targa Florio nell’interesse storico, culturale ed economico della nostra Regione”.

L’approvazione non è stata però esente da polemiche. L’Aula ha infatti approvato un emendamento che era stato precedentemente bocciato dal Governo. Immediata la reazione del Pd con il capogruppo del Pd Antonello Cracolici che si è opposto. Senza troppi giri di parole la risposta del presidente di turno Santi Formica: “Siamo in un Parlamento, se non siete in grado di seguire i lavori d’aula fate un corso professionale”. L’emendamento stabilisce la proroga delle concessioni delle attività che si svolgono all’interno del parco dell’Etna.
Approvato anche un emendamento con cui il governo riformula il primo (e unico) articolo perché, “nella scrittura originaria- spiega il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini – c’era un riferimento sbagliato. Si faceva capo a una legge di fatto già superata”.

Alle fatiche dell’approvazione del ddl sulla Targa Florio è seguito l’ormai consueto scontro. Al centro della polemica questa volta è il ddl sulla semplificazione amministrativa. Proseguire con la discussione generale o no?
La presidenza, con il sostegno dell’Mpa, ha proposto (di procedere in serata con la discussione generale della legge e dare tempo fino a domani per presentare i sub-emendamenti agli 800 emendamenti già presentati e adesso al vaglio degli uffici. Di parere contrario il Pd, che ha chiesto di “rispettare – come precisato in aula da Lillo Speziale – la prassi e i regolamenti. La presidenza già oggi avrebbe dovuto comunicare quanti degli 800 emedamenti sono ammissibili e non c’e’ nessun bisogno di rinviare a domani la discussione degli articoli”. E sulla pioggia di emendamenti è intervenuto il capogruppo Cracolici: “Il centrodestra ha gettato la maschera: chi fino a ieri ha ripetuto che ‘la legge sulla semplificazione è indispensabile’ e che ‘ce la chiede tutto il mondo’, oggi presenta 800 emendamenti. Insomma, è successo quello che immaginavamo: la richiesta di esaminare subito questa legge era solo una scusa per tentare di bloccare gli altri provvedimenti. Ai berlusconiani non importa nulla della Sicilia, il loro unico obiettivo in questa fase è paralizzare tutto e gettare l’Ars nel pantano”.

Passa così la linea della Presidenza e si procede con la discussione generale per poi aggiornare i lavori  a domani. Stessa ora, stesso luogo e, con ogni possibilità, stessi litigi.


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