In campagna un piccolo arsenale, tre fratelli assolti - Live Sicilia

In campagna un piccolo arsenale, tre fratelli assolti

Accolta la tesi degli avvocati Giuseppe Lipera di Catania e Raffaella Anastasi di Caltanissetta: nessuna prova che le armi fossero loro

Assoluzione piena per i tre fratelli di Niscemi Giacomo, Giuseppe e Salvatore Liberto, rispettivamente di 52, 46 e 38 anni, nella cui azienda agricola sei anni fa la polizia rinvenne un piccolo arsenale, compreso un fucile i fabbricazione russa che era stato rubato a Niscemi. La sentenza del Tribunale di Gela ha accolto pienamente la tesi dei difensori dei fratelli Liberto, gli avvocati Raffaella Anastasi del foro di Gela e Giuseppe Lipera del foro di Catania: non c’è alcuna prova che quelle armi fossero le loro.

Assolti per non aver commesso il fatto. La sentenza è stata emessa dal Tribunale penale di Gela, presieduto da Miriam D’Amore. I fatti come detto risalgono al 23 ottobre 2017 e il pubblico ministero aveva chiesto 3 anni di reclusione per ciascuno degli imputati, che peraltro, durante la fase delle indagini, erano stati sottoposti alla custodia preventiva per circa un anno. 

La polizia, come detto aveva trovato nella loro azienda agricola di contrada Bulala, in territorio di Gela, il fucile da caccia rubato, una pistola Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa, carica e pronta all’uso, e numerose cartucce di vario calibro per entrambe le armi e per pistole calibro 9 e calibro 38. Il fucile disponeva di cartucce caricate a palla unica e a palla frazionata. I tre fratelli sono stati rinchiusi nel carcere di Gela.


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