Primi accordi per Aligrup| Arena rileva 4 punti vendita - Live Sicilia

Primi accordi per Aligrup| Arena rileva 4 punti vendita

Sabato scorso, il gruppo Arena ha sottoscritto due accordi per rilevare 4 punti vendita, garantendo occupazione per 130 dipendenti. “Spezzatino inevitabile”, affermano i sindacati che annunciano altre due possibili intese con Abate e Re Leone, per altri 10 punti vendita.

vertenze a Catania
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CATANIA – Due accordi firmati sabato scorso e altri che, con molta probabilità, verranno sottoscritti nel corso della settimana. Qualcosa si muove per Aligrup, il colosso siciliano della grande distribuzione: il gruppo Arena ha infatti sottoscritto l’accordo per rilevare 4 punti vendita, tra cui Balatelle e l’Eurocash di San Giovanni La Punta. Tra le condizioni sottoscritte, il mantenimento dei livelli occupazionali, delle qualifiche e di trattamento. Un’operazione che strapperà 130 dipendenti dall’angoscia condivisa con gli altri colleghi, in totale 1660, appesi al filo dell’incertezza e a rischio cassa integrazione nel caso si procedesse con il fallimento del Gruppo.

Si palesa, dunque, quello “spezzatino” che i sindacati e i lavoratori avrebbero voluto evitare, per mantenere il valore intrinseco del Gruppo e permettere il mantenimento del posto di lavoro per più gente possibile, ma quasi necessario dopo l’abbandono della trattativa da parte di Coop che avrebbe dovuto rilevare la maggior parte dei punti vendita.

“Lo “spezzatino” è già nei fatti –spiega a Livesicilia Catania Giovanbattista Casa, rappresentante della UIL – TUCS – e bisogna necessariamente procedere a stipulare accordi parziali per mantenere quanti più posti di lavoro possibile, evitando gli ammortizzatori sociali, che per noi rimangono l’ultima strada percorribile”.

La settimana prossima, altri accordi potrebbero essere firmati: è previsto per martedì, infatti, l’incontro con il gruppo Abate, interessato ad altri 8 punti vendita e, a seguire, quello con i rappresentanti di Re Leone SRL (che gestisce i supermercati a marchio PAM), che dovrebbe rilevare altre due strutture di vendita. Accordi che, se portati a buon fine, interesseranno altri 180 dipendenti.

Per i vendita attualmente fuori dalla trattativa, invece, potrebbero essere costituite delle cooperative per permettere agli stessi operai di acquisire una parte del ramo d’azienda. Una corsa contro il tempo, con l’ombra del fallimento sempre presente, fino a quando, il prossimo 5 novembre, la sezione fallimentare del tribunale di Catania, competente per la liquidazione si pronuncerà in merito.

 

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