PALERMO – “Dal primo maggio festa dei lavoratori i programmatori assunti dall’azienda sanitaria provinciale di Palermo con contratto a tempo determinato attraverso un concorso pubblico del 2020, dopo 30 mesi di servizio saranno licenziati”. Lo comunica Davide Grassedonio rappresentante dei lavoratori.
“Il commissario dell’Asp di Palermo Daniela Faraoni nel corso di una riunione – aggiunge Grassedonio – ci ha comunicato che i contratti non verranno prorogati pur in presenza delle risorse economiche in quanto i posti sono previsti in pianta organica e in attesa di essere coperti dai vincitori del concorso in itinere. Una decisione senza giusta causa quella di non prorogare i contratti perché i programmatori occupano posti vuoti in pianta organica. La Sanità Siciliana ha bisogno di investimenti e risorse umane e non può permettersi di disperdere le professionalità e le competenze che fino ad oggi sono stati utili”.
Una scelta che secondo i lavoratori stride con l’investimento realizzato dalla Regioni per formarli. “I programmatori non ci stanno è l’ennesima ingiustizia e umiliazione ai danni dei 53 lavoratori, che vedono, pertanto, lesa la propria dignità – conclude Grassedonio – Non staremo a guardare dinanzi a queste prese di posizione del commissario straordinario dell’Asp di Palermo. Torneremo in piazza a manifestare insieme ai sindacati. La politica ha il sacrosanto diritto di prendersi le proprie responsabilità”.