Assalti alle gioiellerie |Sei catanesi in manette - Live Sicilia

Assalti alle gioiellerie |Sei catanesi in manette

I carabinieri hanno stanato una banda criminale responsabile di diversi colpi messi a segno in Emilia Romagna nel 2014.

Operazione Argo
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RAVENNA – Manette per una banda di rapinatori composta da diversi catanesi che hanno messo a segno diversi colpi a Ravenna. L’operazione denominata “Argo” è stata condotta dai militari del nucleo investigativo di Ravenna con l’ausilio dei colleghi di Catania. Nel corso della delicata indagine, scattata nel 2014, furono sequestrati diversi kg di oro e gioielli. I carabinieri sono riusciti a inchiodare un gruppo di basisti e trasfertisti specializzati in banche, uffici postali, gioiellerie e tabaccherie.

Sono due le violente rapine che hanno dato avvio all’inchiesta: il 30 giugno 2014, nella gioielleria “Barbieri” di Ravenna e il 21 luglio 2014, nella gioielleria “Montanari e Felloni” di Alfonsine (in provincia di Ravenna). Il colpo messo a segno nella gioielleria Barbieri fruttò un cospicuo bottino:  6 chili di gioielli in oro, per un valore complessivo di circa 200.000 euro. Gli accertamenti portarono dritti a Catania dove fu recuperata la refurtiva immediatamente restituita al proprietario che durante la rapina era stato violentemente aggredito. Il secondo colpo ad Alfonsine i rapinatori riuscirono solo a portare via 1.800 euro, il proprietario, infatti, non aveva le chiavi della cassaforte e i malviventi dovettero rinunciare ai gioielli. Ma nonostante questo i titolari e un cliente furono picchiati dalla banda. In tutte e due le occasioni i criminali erano armati di pistole giocattolo: che finirono in frantumi durante i pestaggi ai gioiellieri. Le indagini hanno portato da parte della Procura a una richiesta di misura cautelare in carcere accolta dal Gip per tre catanesi: Marcello Giannino, 48 anni, Carmelo Di Mauro, 41 anni e Alessandro Malerba, 37 anni.

La tecnica utilizzata per mettere a segno le due rapine è quella del cosiddetto “buco”. E’ stato realizzato un foro, tra la parete della gioielleria e un locale attiguo, da dove i malviventi sono entrati prima dell’orario d’apertura. Un modo questo per prendere di sorpresa il titolare proprio nel momento in cui disattivava il sistema di allarme. L’attenzione dei carabinieri si è subito focalizzata su alcuni catanesi residenti a Ravenna, e in particolare Giannino e Di Mauro, già arrestati nel 2013 per un tentato furto al Monte dei Paschi di Siena di Forlì.  Nel corso delle indagini i carabinieri, inoltre, hanno raccolto prove che portano a identificare Carmelo Di Mauro come uno degli autori di una rapina del 2012 alla Cassa di Risparmio di Cesena a Ravenna.

L’inchiesta arriva ad una svolta importante a dicembre del 2014, quando i carabinieri riescono a sventare una rapino all’ufficio postale di Villanova di Bagnacavallo, in quell’occasione sono arrestati in flagranza tre persone: oltre a Giannino e Di Mauro, Francesco Rosario Spampinato di 45 anni. Ma non solo, perchè i militari avviano una serie di accertamenti che portano a individuare il quarto complice e cioè Salvatore Comis, che aveva realizzato un duplicato della chiave a doppia mappa della porta dell’ufficio postale. Da Catania Comis, non prima però di aver fatto personalmente un sopralluogo a Ravenna, affida le chiavi al rapinatore “in trasferta” Spampinato, che ha raggiunto i complici nel capoluogo romagnolo. Il 44enne catanese Salvatore Comis è stato arrestato in un secondo momento in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri.

Nel mirino dei carabinieri finisce un altro catanese in stretto contatto con gli indagati: Maurizio Santangelo, che sempre a dicembre del 2014 è fermato insieme all’albanese Flori Paluci per il furto a una Tabaccheria. I militari riescono a recuperare le sigarette e i gratta e vinci rubati.I

In totale i carabinieri hanno eseguito nove arresti, 5 in flagranza e 4 come ordinanza di custodia cautelare. Le persone arrestate però sono 7, tra cui 6 catanesi: Marcello Giannino, Carmelo Di Mauro, Alessandro Malerba,  Salvatore Comis, Maurizio Santangelo e l’albanese Flori Paluci. Giannino e Di Mauro sono protagonisti dell’arresto in flagranza per la tentata rapina all’ufficio postale e nell’elenco dell’ordinanza per le due rapine aggravate ai danni delle gioiellerie.


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