CATANIA – E’ allarme assistenza nel settore salute mentale. La FP CGIL e la CGIL medici lanciano da Catania una campagna regionale finalizzata ad accendere i riflettori sullo stato in cui versa il settore dell’assistenza. Nello specifico il settore della salute mentale che ruota attorno a quattro ambiti: psichiatria, neuropsichiatria infantile, dipendenze e demenze-Alzheimer. Il sindacato (che si rivolge direttamente all’assessorato regionale della Sanità) chiede a gran voce una “profonda revisione nell’organizzazione dei servizi e dei capitoli di spesa”.
“L’iniziativa di oggi- ha detto il segretario generale della FPCGIL Gaetano Agliozzo- serve a sottolineare una situazione di emergenza che denunciamo da parecchio tempo: la difficoltà dell’utenza che si rivolge alle strutture per la cura di patologie mentali senza ottenere l’assistenza di cui necessita”. “Buona parte delle responsabilità sono dei precedenti governi regionali” dice Agliozzo. La riduzione degli organici va in controtendenza con l’aumento dell’utenza, il numero di posti letto previsti per gli SPDC sono stati ridotti, le strutture sono carenti e “fuori dai parametri di legge previsti sia a livello regionale che nazionale”. A scarseggiare sono soprattutto risorse e finanziamenti. A fronte di una situazione così difficile la CGIL auspica la creazione una commissione di indagine aperta a operatori, sindacati, associazioni dei familiari, al settore del privato accreditato e al terzo settore.
Obiettivo dichiarato: segnalare le aree di crisi e individuare una strada per superare l’attuale fase di emergenza. Tre le iniziative di cui la politica deve immediatamente farsi carico: “Aumentare i posti letto, le figure professionali non mediche (sociologi, assistenti sociali, personale infermieristico, psicologi in primis) e i fondi destinati alla santità”.