Il collegio della seconda sezione del Tribunale di Palermo, presieduto da Bruno Fasciana, ha assolto Domenico Marino accusato di un tentativo di estorsione a Giovanni Ceraulo, titolare dei negozi di abbigliamento “Primavisione”. Il Tribunale ha così rigettato la tesi del pm Francesca Mazzocco, che aveva chiesto sei anni di reclusione, e ha accolto le istanze dei difensori di Marino, Michele Rubino e Vincenzo Zummo. Nel 2008, Domenico Marino, titolare di un bar nei pressi di via Bandiera, dove c’é uno dei punti vendita di Primavisione, avrebbe detto al cassiere del negozio, Gaetano Scibetta, di riferire a Ceraulo che aveva bisogno di parlargli. A quel punto il commerciante, che aveva già subito diverse intimidazioni e avvertimenti dal fratello di Domenico, Giovanni Battista Marino, si recò al bar per chiedere chiarimenti e Marino sostenne che forse il cassiere aveva capito male. Poi Ceraulo decise di denunciare l’episodio alla polizia. Per le intimidazioni a Ceraulo e ad altri imprenditori sono stati condannati in abbreviato Francesco Russo, detto Diabolik (10 anni), Michele Siragusa (10 anni e 6 mesi), Giovanni Battista Marino (cinque anni e quattro mesi) e il pentito Maurizio Spataro (un anno e quattro mesi). (Ansa)
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