Attività di controllo sul territorio| Due giovani in manette - Live Sicilia

Attività di controllo sul territorio| Due giovani in manette

In carcere, con l'accusa d'aver rapinato una casa lo scorso 4 dicembre, ci finisce Morciano Giuseppe mentre per il rumeno Ene Noni le manette scattano in virtù della violazione del regime degli arresti domiciliari.

MESSINA – Gli agenti della Squadra Mobile di Messina hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip D.ssa Vermiglio, nei confronti di Morciano Giuseppe, 24enne messinese, ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata.

L’uomo era stato identificato a seguito della rapina avvenuta nel pomeriggio del 4 dicembre scorso, in danno di un distributore di carburanti Esso sito sul viale Europa.

In quell’occasione due individui armati di una pistola avevano minacciato il titolare del distributore puntandogli l’arma alla nuca, e lo avevano costretto a consegnare loro l’incasso, circa 5mila euro, per poi darsi alla fuga a bordo di uno scooter.

Tramite le immagini estrapolate dal sistema di video sorveglianza e in base alla testimonianza della vittima, gli investigatori della Mobile avevano avviato immediatamente una serie di controlli, che hanno portato in poco tempo all’identificazione di uno dei due rapinatori ed alla successiva segnalazione all’Autorità Giudiziaria.

Sempre all’interno dell’attività di sorveglianza della cittadina peloritana, un poliziotto della squadra volanti non in servizio notava la presenza di un furgone bianco, con a bordo tre stranieri nella zona nord di Messina. Insospettito dalla presenza dei tre il poliziotto ha chiesto l’intervento di rinforzi alla sala Operativa, che ha immediatamente inviato due pattuglie sul posto.

Le volanti hanno quindi provveduto a fermare il furgone segnalato e, dai controlli effettuati, è risultato che i tre rumeni erano tutti disoccupati e con precedenti penali.

Il 27enne Ene Noni Ion, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari dal Tribunale di Messina per il reato di furto aggravato, si era reso responsabile più volte del reato di evasione. Inoltre, perquisendo il furgone, gli operatori hanno rinvenuto una serie di arnesi da lavoro tra cui una sega ad arco ed un piede di porco. Pertanto i tre sono stati denunziati all’Autorità Giudiziaria per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.


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