MARSALA (TRAPANI) – Polemica al sapore elettorale tra il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, e l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, sull’istituzione di un reparto di malattie infettive all’ospedale ‘Paolo Borsellino’ della cittadina lilibetana. La polemica nasce da una lettera inviata da Di Girolamo, del Partito democratico, a Razza con cui il sindaco chiede che venga predisposto il reparto “alla luce del fatto che sono in aumento, in tutta la provincia trapanese, i casi positivi al Covid-19”.
La piena funzionalità di un reparto di questo tipo, da realizzare in prossimità, ma al di fuori, della struttura ospedaliera, “era già stata chiesta” dal sindaco Di Girolamo nella fase acuta dell’emergenza sanitaria. “La richiesta – spiega una nota del Comune – assieme ad altri importanti servizi ospedalieri, aveva tra l’altro riscontrato attenzione dallo stesso assessore Razza, intervenuto in conferenza stampa circa quattro mesi fa a Palazzo VII Aprile.
Immediata la replica di Razza che accusa Di Girolamo, in corsa per la riconferma a sindaco alle elezioni amministrative che si terranno in ottobre: “Mi è stato inoltrata una dichiarazione del sindaco di Marsala – le parole dell’assessore alla Salute -. Non meriterebbe risposta, visto che interviene solo per utilizzare il tema a fini elettorali, ma si legge che sta difendendo l’ospedale dalla conversione in Covid Hospital. Non so dove abbia letto questa eventualità e non so neppure chi gli abbia messo in testa che esista tale indicazione che, invece, è smentita da tutti gli atti di programmazione vigenti. Al momento attuale, considerato l’andamento pandemico, per il bacino Palermo-Trapani sono già attive altre strutture ospedaliere”. E ancora: “Se la curva epidemica dovesse crescere penso sia interesse di tutti che venga riattivato il dispositivo utilizzato mesi addietro. A meno che non si vogliano tenere i cittadini bisognosi senza cure. Ma al momento, tenuto conto dell’andamento attuale, non ci sono indicatori che portino a dovere compiere scelte diverse da quelle già assunte”.
Razza ribadisce che “il governo della Regione monitora giornalmente la situazione, unitamente a tutte le aziende sanitarie”. “So che non lo faranno – conclude l’assessore alla Salute- ma continuo a sperare che la campagna elettorale per le amministrative, in tutta la Sicilia, non sia l’occasione per strumentalizzare il sistema sanitario regionale che ha dato e continua a dare prova di importanti performance”.
Nella polemica si inserisce la marsalese Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Ars: “Marsala non avrà ancora un ospedale Covid, la nuova riorganizzazione ospedaliera obbligata dall’aumento dei casi registrati negli ultimi giorni indica il nosocomio di Mazara del Vallo quale centro dove predisporre i nuovi posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva per assistere i soggetti ricoverati per il coronavirus – dice -. La nostra città ha già dato molto, con il ‘Paolo Borsellino’ durante il lockdown e nella fase più critica della pandemia, ora il nostro ospedale può affrontare tutte le altre emergenze e patologie”. Lo Curto parla di un “provvedimento specifico su Mazara del Vallo quale ospedale Covid” adottato da Razza.
La capogruppo dei centristi dell’Ars poi fa un cenno alla campagna elettorale: “Ho anticipato questa decisione al candidato sindaco Massimo Grillo che oggi ne ha riferito durante un appuntamento elettorale pubblico incontrando i giornalisti”. E infine: “La fase dell’emergenza sanitaria sta aprendo nuovi scenari per riorganizzare l’intero sistema che negli ultimi anni ha patito i tagli e la riduzione della spesa. Trapani e il suo territorio provinciale, ed in particolare Marsala, necessitano di una più capillare distribuzione dei servizi di assistenza sanitaria che renda accessibile a tutti il diritto alla salute con cure e prestazioni di livello e con strutture e personale adeguato”.