C’è tutto l'orgoglio ferito del numero dieci rosanero nelle parole chiare e limpide come acqua di sorgente dette ieri in conferenza: Fabrizio Miccoli parla da capitano. Come sempre. Lui, quello con la fascia al braccio che non è uno straccio ma un simbolo d’orgoglio e di appartenenza, non lo fa solo durante i 90 minuti della partita, ma sempre: prima, durante e dopo.