Autorità Portuale, gli azzurri contro Cancelleri: 'Nessun nome condiviso' - Live Sicilia

Autorità Portuale, gli azzurri contro Cancelleri: ‘Nessun nome condiviso’

Scontro aperto per la poltrona di Presidente dei porti di Augusta e Catania

CATANIA – Nomine e poltrone ancora una volta al centro degli scontri politici. Questa volta è la presidenza dell’Autorità Portuale di Augusta e Catania – al momento retta dal commissario Alberto Chiovelli – ad aver acceso la miccia. In una recente intervista il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Giancarlo Cancelleri ha evidenziato come sia finalmente arrivato un nome condiviso (con i gruppi parlamentari) per l’importante carica. Il nome sarebbe quello di Francesco Di Sarcina, attuale segretario generale dell’Autorità del Mar Ligure Orientale. Insomma la quadra sembrava essere stata trovata. Ma a rompere i giochi ci ha pensato stamattina la deputata azzurra siracusana Stefania Prestigiacomo. “Ancora una volta le ragioni del porto di Sistema di Augusta e Catania rischiano di essere penalizzate da logiche che nulla hanno a che vedere con le esigenze di sviluppo e di virtuosa gestione della portualità della Sicilia sud orientale, snodo chiave del Mediterraneo. Il vice ministro Cancellieri, a leggere le sue recenti dichiarazioni, sembra ignorare che Augusta è il principale scalo petrolchimico del Mezzogiorno ed uno dei più importanti d’Italia. Il problema della portualità della Sicilia sud orientale sarebbe, a suo dire, limitato a eliminare i conteinr da Catania per far spazio a qualche nave da crociera in più. Con questa scarsa conoscenza del territorio e delle sue potenzialità fa il paio il metodo superficiale con cui sarebbe stato scelto il nuovo presidente dell’autorità portuale”. 

Sulla condivisione del nominativo la deputata affonda le unghie: ”Il Vice ministro annuncia una decisione concordata con i gruppi parlamentari. Mi chiedo: gli altri gruppi sono stati consultati come è stata consultata Forza Italia? Noi infatti non abbiamo dato alcun avallo alla ipotesi di Cancellieri che abbiamo appreso dalla stampa. Con chi ha parlato il vice ministro? Con tutto il rispetto per il nome proposto, ancora una volta questa indicazione appare frutto dell’esigenza di liberare un posto in Liguria e non di dare alla Sicilia orientale la migliore governance. Grottesco appare, poi, che venga citato come elemento dirimente per la scelta della autorità portuale di Augusta e Catania il gradimento dell’ottimo presidente dell’Autorità portuale di Palermo. Augusta e Catania hanno bisogno di una guida che sia espressione del territorio che abbia una profonda conoscenza delle problematiche economiche legate alla sua portualità e sappia interpretarne e valorizzarne le potenzialità con professionalità e passione”. 

A dar manforte alla berlusconiana doc arriva il parlamentare di Forza Italia Paolo Barelli:  “L’autorita’ portuale e’ potenzialmente uno  straordinario strumento di sviluppo e di rilancio economico del  territorio. Per questo, deve essere guidata da chi conosce bene le  esigenze e le peculiarita’ territoriali. Il nome che sarebbe stato  individuato dal ministro Giovannini per guidare l’autorita’ portuale  di Augusta e Catania, a nostro avviso, non risponde a questi  requisiti. E’ ancora piu’ grave leggere sulla stampa alcune  dichiarazioni del sottosegretario Cancellieri, in base alle quali  sullo stesso nome sarebbero stati sentiti tutti i gruppi  parlamentari”. E accusa Cancelleri di falso:  ”Questa è una enorme falsità dato che Forza  Italia, per esempio, non e’ stata mai interpellata a riguardo.  Pertanto, chiediamo che il sottosegretario Cancellieri rettifichi  immediatamente quanto ha falsamente riportato a suo nome dalla stampa  o lasci il suo incarico, perchè scelte tanto delicate devono essere  prese in trasparenza e il più possibile condivise nei fatti. Il  gioco delle tre carte su materie così delicate è inaccettabile.  Chiediamo, dunque, al ministro Giovannini che si proceda alla nomina  del Presidente dell’Autorita’ di sistema della Sicilia sud orientale,  da troppo tempo ormai commissariata, con metodo condiviso come gia’  accaduto per altre Autorita”’, conclude Barelli. 

A dare manforte ai deputati forzisti è anche l’assessore regionale Marco Falcone, nonché commissario di FI in Provincia di Catania: ”Il futuro dell’Autorità di sistema portuale di Sicilia orientale deve essere svincolato dalle logiche autoreferenziali che finora hanno dominato il dibattito sulla nuova governance.
In questo senso, appare opportuna la presa di posizione degli onorevoli Barelli e Prestigiacomo che, nei giorni scorsi, era stata preceduta dall’allarmato appello della Regione Siciliana’. Sul nome del nuovo presidente – prosegue Falcone – siamo ad uno stallo ormai intollerabile che, purtroppo, rischia di avere ricadute negative sull’ente. Non entriamo nel merito dei nomi, ma chiediamo che il ministro Giovannini non si presti a strumentalizzazioni e giochi di potere che non fanno gli interessi della Sicilia.
Ad andarci di mezzo sarebbe infatti la governance di uno degli enti più strategici per l’Isola, quell’Autorità portuale di Augusta e Catania che, da strumento di sviluppo, verrebbe sminuita a merce di scambio per bizantinismi politici”, conclude l’esponente forzista.


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