Concluso l’iter normativo che ha segnato la definitiva trasformazione del Consorzio autostrade siciliane (Cas) in ente pubblico economico, l’amministrazione ha avviato il percorso che cancella le anomalie contrattuali di lavoro, sofferte da decenni dai dipendenti dell’ente, con un incontro che oggi si è chiuso con un accordo tra governance e sindacati. Alla riunione per Autostrade siciliane hanno preso parte il presidente Francesco Restuccia, la vicepresidente Chiara Sterrantino, il consigliere arch. Sergio Gruttadauria, il direttore generale Salvatore Minaldi, il dirigente amministrativo Donatello Puliatti e gli esperti esterni, Concettina Siciliano e Carmelo Matafù.
I sindacati presenti
Per i sindacati erano presenti Franco Spanò della Filt Cgil, Francesco Santonoceto della Fit Cisl, Michele Barresi della Uil Trasporti, Carmelo Ietto della Ugl e Graziella Franchina della Sla Cisal. Nel corso della seduta l’amministrazione ha potuto accogliere le richieste dei sindacati e proporre l’applicazione del Contratto collettivo nazionale autostrade e trafori (vigente dal 2009) per i dipendenti dell’ente, ad esclusione delle figure dirigenziali. L’amministrazione ha anche cominciato a lavorare a una nuova convocazione sindacale, indirizzata stavolta alle sigle che seguono i lavoratori precari Ate (Agenti tecnici esattori).