Avvicendamenti in giunta | Musumeci: "Torniamo alle urne" - Live Sicilia

Avvicendamenti in giunta | Musumeci: “Torniamo alle urne”

L'opposizione se la prende con Crocetta e con la sua maggioranza dopo la reazione a catena che ha portato alla nomina di Giovanni Pistorio e alle dimissioni di Nino Caleca. Mente D'Asero, Ncd, si interroga sulle vere ragioni alla base dell'addio di Leotta.

Le reazioni
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Le dimissioni dell’assessore all’Agricoltura, Nino Caleca, a cui è risultato particolarmente indigesto l’ingresso in giunta di Giovanni Pistorio, subentrato a un altro dimissionario, Ettore Leotta, titolare della Funzione pubblica, hanno scosso ulteriormente il mondo della politica regionale, che già era non poco in fermento.

Sul fronte dell’opposizione c’è chi si scaglia contro il ruolo della maggioranza e chiede con urgenza il ritorno alle urne. E’ il caso di Nello Musumeci. “Le annunciate dimissioni dell’assessore Caleca – commenta – sono l’ennesimo segnale di disgregazione di una maggioranza che non c’è mai stata nel voto dei siciliani. Il Pd e l’Udc, padrini tre anni fa dell’operazione Crocetta e da almeno sei anni alleati di governo nell’Isola, abbiano almeno il coraggio di cambiare subito la legge elettorale regionale e andare tutti a casa per restituire la parola al popolo”.

Non possiamo non constatare – dice Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars – che, con quest’altro inserimento, Crocetta consuma l’ulteriore piroetta politica, smascherando definitivamente la sua annunciata, falsa e ipocrita rivoluzione. Da oggi Pd e Udc, che in questi due anni e mezzo hanno posto sotto i tacchi gli interessi della Sicilia, non avranno più alcun alibi, ammesso che ne avessero potuto avere qualcuno sino ad ora. A questo punto, però – conclude il parlamentare azzurro – vogliamo esprimere piena solidarietà al povero Cracolici, che meriterebbe migliori fortune, consentendogli, dopo lungo riscaldamento, di indossare la maglia assessoriale. Il tutto con buona pace per lo scalpitante Ferrandelli”.

Dai banchi della maggioranza, invece, arrivano attestati di stima per il segretario regionale Udc, il neonominato Pistorio, a partire proprio dal capogruppo scudato in Sala d’Ercole, Mimmo Turano. “Comprendiamo e rispettiamo la scelta di Ettore Leotta – commenta – e allo stesso tempo esprimiamo il nostro apprezzamento per la nomina di Giovanni Pistorio ad assessore agli Enti Locali. Siamo certi che con la sua esperienza politica e amministrativa riuscirà a garantire all’assessorato e al governo regionale quella marcia in più che da sempre abbiamo auspicato e che adesso è più che mai necessaria per affrontare la delicata e urgente riforma delle province”.

“Pistorio avrà il compito di portare a compimento l’operazione complessa e necessaria di dare forma e corpo ad una riforma di cui la Sicilia e i dipendenti delle ex province hanno un bisogno impellente – dice Nino Germanà, deputato Udc – Non mancherò di evidenziare eventuali punti critici laddove ne rinvenissi ma, come ho sempre fatto, non mi porró mai in una condizione di contrasto aprioristico”.

Ma sempre in quota Ncd, Nino D’Asero, si pone delle domande sulla veridicità delle motivazioni che hanno spinto alle dimissioni Leotta, scatenando, dunque, la reazione a catena culminata con l’addio di Caleca. “Quanto di vero c’è nella giustificazione – si chiede il capogruppo di Nuovo Centrodestra – nella motivazione legata alla autostrada interrotta addotta dall’ormai ex assessore alla Funzione pubblica? Ci saremmo aspettati quantomeno una alzata di scudi, una protesta sentita e ridondante, anche a Palazzo Chigi, per la situazione viaria della nostra Isola e non una semplice resa di fatto. Così come, visto che in ogni caso queste dimissioni erano nell’aria e lo erano prima ancora della iattura che si è abbattuta sull’autostrada principale siciliana, ci aspettavamo una motivazione squisitamente politica. Quel che salta agli occhi – conclude – è sempre e comunque la mancanza di coesione ma anche di forza della giunta di Crocetta e del suo apparato non più maggioritario. Lo hanno dimostrato molti momenti del voto su qualunque legge, con il governo spesso battuto in Aula”.

“La nomina di Giovanni Pistorio – dice Roberto Di Mauro, capogruppo Pds-Mpa – introduce un elemento di razionalità politica nella vicenda del Governo della Regione perché unisce la necessaria conoscenza e competenza sul funzionamento della complessa macchina regionale alla altrettanto necessaria capacità di dialogo e visione politica per la programmazione e l’attuazione dell’attività amministrativa”.

Siamo ai titoli di coda. Crocetta è arrivato alla frutta e l’unico a non essersene accorto è lui. Il suo governo, o meglio quello che ne resta, perde un assessore al giorno, giovedì le dimissioni di Leotta ed oggi quelle di Caleca, e se il trend continuerà su questi livelli entro la prossima settimana Crocetta resterà più solo dell’ultimo dei mohicani. E tutto questo mentre la Sicilia affonda ogni giorno di più, l’economia isolana al lumicino, e i siciliani disperati. E’ ora di dire basta a questa tragicomica esperienza ‘rivoluzionaria’ di Crocetta e dei suoi alleati, Pd in testa, è arrivato il momento di voltare pagina, si restituisca la parola ai cittadini siciliani e si vada ad elezioni anticipate”, Lo dichiara Salvo Pogliese, parlamentare europeo di Forza Italia-PPE, dopo le dimissioni degli assessori regionali Leotta e Caleca.

 


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