PALERMO- Entro il 12 ottobre saranno emessi i decreti di finanziamento dell’avviso 20. Lo ha assicurato oggi l’assessore regionale Accursio Gallo, nel corso di una riunione con i sindacati e le associazioni rappresentanti degli enti di formazione professionale. I dati forniti oggi sono incoraggianti: dei 680 decreti in attesa di finanziamento, corrispondenti ad altrettanti corsi di formazione, la Corte dei Conti ne ha finora registrati 108. Di questi, 84 sono già stati notificati agli enti (in allegato l’elenco). Altri 35 andranno alla firma oggi. Altri 130 giacciono alla Corte in attesa di essere lavorati.
L’avviso 20 prevede una spesa totale di 287 milioni di euro, dei quali la Regione dovrà anticipare il 50%, entro il 31 dicembre, che si inscrive nei 500 milioni finanziati dal Fse alla formazione siciliana. Fondi che, se non impegnati entro la fine dell’anno, rischiano di tornare a Bruxelles. Anticipi che non possono essere versati dalla regione a meno di sforare il tetto di spesa imposto dal governo. L’assessore, nel corso della riunione, ha dichiarato: “L’avviso 20 è una priorità. Attendiamo con ansia l’autorizzazione del Governo a sforare il tetto del patto di stabilità, ma anche se non dovesse arrivare ho avuto assicurazioni dall’assessore Armao che, dato il ruolo strategico della formazione, ci sarà comunque possibile anticipare le somme di nostra competenza al fine di non perdere lo stanziamento del Fse”.
Impegni che non placano il malcontento dei sindacati e delle associazioni di categoria, alla luce anche del pesante ritardo con cui la Regione ha trasmesso i decreti alla Corte dei Conti. Una gestione fallimentare, l’ha definita Guseppe Raimondi della Uil: “Questo sindacato non è mai stato convinto che l’Avviso 20 potesse partire senza problemi. Per questo abbiamo deciso di non firmare l’accordo in cui si rinunciava all’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga. Purtroppo oggi abbiamo avuto ragione. Gli stipendi e il sostegno a reddito sono ancora a rischio. Adesso aspettiamo solo risposte concrete come lo sblocco delle risorse e l’avvio delle attività. In caso contrario la Uil Sicilia è pronta a tornare in campo per la difesa dei diritti dei lavoratori”. “Il sistema è troppo lento – secondo Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio – Si andrà a votare quando ancora i decreti non saranno trasferiti alla Corte dei conti, non credo che gli enti vedranno un solo euro prima della fine dell’anno. L’errore iniziale è stato disporre per ogni corso un decreto”.