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Il centrosinistra tenta l’en plein

La Sicilia torna al voto per i ballottaggi. Con un grande escluso: il centrodestra. Ecco tutte le sfide in campo.

Fuori il centrodestra
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PALERMO– I 5stelle a Ragusa e i ‘No ponte’ a Messina proveranno a impedire al centrosinistra di centrare l’en plein ai ballottaggi di domenica e lunedì prossimi in Sicilia. Dopo avere conquistato Catania al primo turno, eleggendo l’ex senatore Enzo Bianco, il Pd e i suoi alleati puntano al bottino pieno nei tre capoluoghi di provincia al voto: Messina, Ragusa e Siracusa. Per centrare l’obiettivo si sono mobilitati i big democratici, col segretario Guglielmo Epifani e Matteo Renzi in tour nell’isola per sostenere i candidati a sindaco della coalizione. Torna in campo anche Beppe Grillo, dopo il magro bottino elettorale del Movimento rimediato al primo turno, con l’obiettivo di racimolare consensi a sostegno di Federico Piccitto, in corsa per la poltrona di sindaco a Ragusa. Fuori gioco il centrodestra, al ballottaggio andranno in scena sfide inedite.

A Messina il centrosinistra si presenta in vantaggio, con Felice Calabrò (Pd) che due settimane fa ha fallito l’elezione per soli 59 voti, ottenendo il 49,93%; il rivale è Renato Accorinti, tra i fondatori del comitato ‘No ponte’, vera e propria sorpresa di queste comunali. Accorinti punta ad aumentare il bottino del 24,02% raccogliendo consensi tra i 5stelle, mentre il centrodestra, pur non avendo dato indicazioni di voto, potrebbe fa convergere parte del proprio elettorato su Calabrò, fedelissimo del recordman di voti alle politiche Francantonio Genovese (Pd).

Il M5s punta tutto su Ragusa per lenire le delusoni rimediate in queste amministrative di Sicilia. Piccitto (15,64%) ha raggiunto una intesa con le liste civiche ‘Movimento Citta” e ‘Partecipiamopuo’ e può contare anche su Sel e la Destra, anche se il Movimento ha precisato di non fare accordi con i partiti. Non sarà però semplice recuperare il gap con Giovanni Cosentini (Pd), che al primo round ha ottenuto il 29,34% e che ha raggiunto una intesa col Pdl.

Anche a Siracusa, il ballottaggio ha una valenza politica significativa. Qui il duello è tra Giancarlo Garozzo (centrosinistra, 31%) ed Ezechia Paolo Reale (26%), appoggiato da alcune liste civiche e dai ‘ribelli’ del Pdl, capeggiati dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo, che ha vinto la sfida “in famiglià con l’ex ministro Stefania Prestigiacomo che aveva sostenuto Edy Bandiera, giunto terzo. A favore di Garozzo gioca l’accordo raggiunto con l’Udc, che dopo la fallita alleanza col Pd, è tornata nello schieramento di centrosinistra.

(Fonte ANSA)


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