Balsamo chiede la sospensione| Fangano: “Evitato il deserto” - Live Sicilia

Balsamo chiede la sospensione| Fangano: “Evitato il deserto”

Il consigliere ha presentato una richiesta ufficiale per la sospensione del progetto dopo le lamentele dei commercianti. Pochi minuti fa, l'assessore D'Agata ha comunicato che sarà chiusa solo via di San Michele e solo il venerdì e sabato.

CENTRO CONTEMPORANEO
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CATANIA – Sospensione “Centro Contemporaneo”: arriva la richiesta ufficiale del consigliere Ludico Balsamo. Come già annunciato nei giorni scorsi il presidente della commissione per le Attività produttive prosegue la sua battaglia in favore dei commercianti di Piazza Manganelli. Al centro dell’affaire c’è la chiusura al traffico della zona durante i fine settimana, fortemente voluta dall’associazione Centrocontemporaneo e avallata dalla giunta comunale. L’iniziativa, sperimentata a partire da ottobre, è il frutto di una raccolta firme che ha ottenuto oltre mille adesioni. Il consigliere Balsamo non ha nascosto la sua contrarietà, confermata dall’invio ufficiale della nota indirizzata al sindaco e agli assessori Licandro, D’Agata e Mazzola. “Il progetto Centro Contemporaneo che l’amministrazione ha avviato sperimentalmente con emissione di apposita ordinanza sindacale, e che prevede la chiusura di Piazza Manganelli per tutti i fine settimana per l’anno in corso per dare spazio ad espositori e a manifestazioni culturali, eliminando di fatto il parcheggio esistente nell’area che veniva utilizzato, specie nei fine settimana, da tutti gli utenti che si recavano a passare la serata nei locali de centro storico”, si legge nella nota.

Il consigliere si fa così portavoce degli esercenti che avrebbero visto diminuire sensibilmente le presenze all’interno dei locali perché gli utenti non troverebbero parcheggio all’interno della piazza. A sostegno della chiusura del progetto, Balsamo scrive nella nota che l’esperimento si è rivelato “un flop” come dimostrerebbero alcune fotografia che ritraggono “la zona appare completamente deserta”, “senza operatori che occupano gli spazi”. Ma nella nota si legge pure che l’assessore Mazzola non sarebbe a conoscenza del progetto, “di non essere stata interpellata” e comunque di non “essere favorevole” all’iniziativa. Per tali ragioni, Balsamo chiede la sospensione del progetto o al massimo un ridimensionamento dello stesso (un fine settimana al mese).

Diametralmente opposta la posizione del comitato civico Centrocontemporaneo che, in attesa della decisione della giunta, fa una serie di precisazioni.  “Non ci interessano le sterili polemiche politiche, pensiamo solo che forse sarebbe stato più opportuno valutare il reale impatto della Ztl sulla vita del centro storico non nel primo fine settimana ma aspettare un po’ di più, tra l’altro i posti auto che realmente si perdono sono soltanto quarantatré”, dicono gli attivisti dell’associazione. “Comunque le scelte le fa, le ha fatte e le farà l’amministrazione, noi possiamo solo immaginare e progettare, non scegliere o imporre”. I riscontri in termini economici e commerciali del comitato sono nettamente diversi da quanto lamentato da Balsamo. “Se vogliamo parlare di commercio, – spiega Alessandro Fangano- vorremmo solo ricordare che quando diciotto mesi fa abbiamo avviato questo progetto di rigenerazione urbana moltissime botteghe in via S. Michele e piazza Manganelli erano sfitte da anni e oggi invece ci sono più richieste che spazi disponibili con un altro valore aggiunto, quasi tutte le attività sono legate all’arte e alla cultura e in un momento di crisi non crediamo sia poco”.

“Per quest’area del centro le possibilità erano due: l’avanzata dei pub e della movida con i superalcolici a un euro o il deserto delle vetrine chiuse”, continua l’attivista. “Poiché il sindaco è la sua giunta hanno spesso parlato di allargamento della Ztl in tempi relativamente brevi la scelta di cominciare a sperimentare da questa zona è per noi il riconoscimento del valore del nostro progetto, un segnale dell’apprezzamento per gli interventi di decoro e funzionali, come le fiorire già installate o le rastrelliere per biciclette e le panche che sono in arrivo. Già con la chiusura una volta al mese avevamo creato l’abitudine di venire in centro a partecipare anche alle iniziative in piazza (quindi non solo all’interno delle botteghe) e ai mercatini della domenica mattina”, ricorda Fangano ribadendo comunque che il comitato “non è un eventificio”. E già guarda avanti. Dall’uno febbraio “partiranno i mercatini dei creativi e dei produttori di biologico tutte le domeniche, i laboratori per bambini, pranzi sociali, concerti in piazza ed esibizioni di danza, il solito spazio alle associazione e molto altro, perché è nel dna del nostro comitato e perché tante realtà associative e comitati civici sono ben felici di portare dei contenuti, ma anche la piazza vuota non ci spaventa perché pensiamo sia importante distinguere le piazza dai parcheggi e perché la qualità della vita è un valore irrinunciabile”. A questo punto gli occhi sono puntati sull’amministrazione e, vista la presa di posizione della Mazzola, la decisione da prendere non sarà semplice. Una delle possibilità, paventata in queste ore dall’assessore D’Agata in consiglio comunale, potrebbe essere una sperimentazione limitata a Via San Michele.

LA NOTA DELL’AMMINISTRAZIONE. L’amministrazione comunale ha deciso che piazza Manganelli sarà aperta al traffico nel prossimo fine settimana. Nei giorni scorsi era stata emessa un’ordinanza in cui si disponeva in via assolutamente sperimentale la chiusura al traffico di via San Michele e piazza Manganelli nel centro storico di Catania. L’assessore alla Viabilità Rosario D’Agata ha comunicato che piazza Manganelli sarà regolarmente aperta al traffico mentre sarà chiusa solo la via San Michele limitatamente al venerdì e al sabato dalle ore 20 alle ore 3.

Il commento di Fangano alla nota. “Con l’ennesima marcia indietro del Comune vincono i sostenitori del deserto, vince l’idea che sia un diritto inalienabile il parcheggio sotto casa, davanti al pub o vicino al negozio anche se sei nel cuore di una città d’arte (o che aspira a diventarlo). Comunque non ci fermiamo davanti a frenate e accelerazioni, già siamo al lavoro per per far riaprire la Pinacoteca di S. Michele Minore di Piazza Manganelli, mettere rastrelliere e panche, etc. etc. Non ci fermiamo.

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