BARI – Bruno Petkovic, bastano nome e cognome per stabilire chi ha preso il Trapani per i capelli e lo ha portato fino a un clamoroso terzo posto. Una posizione che vale direttamente l’accesso alle semifinali dei playoff, saltando un pericolosissimo turno preliminare e che consentirà i granata ad essere a sole quattro partite da un sogno, che con il passare del tempo diventa sempre meno proibito. E aver vinto in maniera autoritaria su uno dei campi che potrebbero essere protagonisti nella post-season, il “San Nicola” di Bari, è un cartellino da visita niente male per la banda di Serse Cosmi.
La partita inizia con oltre sei minuti di ritardo a causa della nebbia causata dai fumogeni, facenti parte della scenografia della curva barese. Il Trapani fa subito buona guardia della propria trequarti, non concedendo spazio agli attaccanti di mister Camplone. Inevitabilmente, le prime conclusioni arrivano dalla distanza: al 12′ una punizione di Sansone si spegne tra le braccia di Nicolas, mentre tre minuti dopo Eramo calcia in maniera sballata. Il primo brivido per la porta granata arriva al 19′: Donkor per Dezi, che di testa non va lontano dai pali. Il ghanese di scuola interista, poco dopo, calcia al volo dopo una respinta di Nicolas ma trova la respinta di un difensore. Il Bari spinge, il Trapani colpisce in contropiede: gran lancio per Petkovic che aggancia, manda al bar Di Noia e col piattone sinistro batte Micai. Ritmo più basso dopo il gol ospite, i padroni di casa si innervosiscono un po’ e il Trapani va vicino al bis: punizione pennellata da Scozzarella, solo il palo gli toglie la gioia dello 0-2, ma granata al riposo in vantaggio.
La ripresa inizia con lo stesso canovaccio del primo tempo. Bari in spinta, ma la prima chance con Dezi è prevedibile. Il Trapani risponde in contropiede, prima con un break di Citro, e poi con l’occasione che vale il raddoppio: Donkor stende Rizzato in area, Ghersini concede rigore e Petkovic trasforma implacabilmente. I granata danzano sul green umido del “San Nicola”, Bari sempre più nervoso e povero di idee. Fino al 68′, quando Nicolas è costretto al miracolo su Puscas, affrontato con leggerezza dalla retroguardia di mister Cosmi. Nel frattempo campo per De Luca da una parte e Coronado dall’altra, poi entra anche Maniero e il Bari ritrova verve offensiva. Cross dalla destra, Rosina entra in spaccata e trova la “parata” di Fazio: rigore per i pugliesi, proprio Maniero batte Nicolas. Il Bari nel finale si affida soprattutto alla fisicità del suo centravanti, il Trapani si chiude a riccio a difesa di vittoria e terzo posto e ci riesce, senza concedere palle-gol dopo aver subito il rigore che ha accorciato le distanze.
BARI-TRAPANI 1-2 (28′, 54′ rig. Petkovic, 73′ rig. Maniero)
BARI: Micai, Donkor, Tonucci, Di Cesare, Di Noia; Valiani, Donati (59′ De Luca), Dezi; Rosina, Puscas (71′ Maniero), Sansone. A disposizione: Guarna, Romizi, Boateng, Rada, Gemiti, Defendi, Lazzari. All. Andrea Camplone
TRAPANI: Nicolas, Perticone, Pagliarulo, Scognamiglio, Fazio, Eramo, Scozzarella (91′ Ciaramitaro), Nizzetto (85′ Barillá), Rizzato, Petkovic, Citro (60′ Coronado). A disposizione: Fulignati, Daì, Cavagna, Montalto, Torregrossa, De Cenco. All. Serse Cosmi
ARBITRO: Ghersini di Genova.
ASSISTENTI: Bindoni – Gori.
AMMONITI: Fazio (T), Puscas (B), Sansone (B), Donati (B), Dezi (B), Donkor (B), Tonucci (B), Eramo (T), Coronado (T).