PALERMO – Perso o sbiadito il vero significato del ruolo di madrina e padrino nelle celebrazioni del battesimo e della cresima e l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice lo sospende per tre anni.
“Nel corso del tempo convenzioni sociali e abitudini consolidatesi hanno compromesso l’autentico significato di questo ufficio esercitato a nome e per mandato della Chiesa – spiega l’arcivescovo -. Confuso spesso con relazioni di parentela — se non addirittura con legami ambigui — e relegato, il più delle volte, al solo momento rituale, ha perso l’originario significato di accompagnamento nella vita cristiana del battezzato e del cresimato, riducendosi a semplice “orpello coreografico” in una cerimonia religiosa”.
“Da tempo – aggiunge – si discute sull’opportunità o meno di sospendere o abolire l’istituto del ‘padrinato’, ritenuto, di fatto, non obbligatorio dallo stesso Codice di diritto canonico, che a tal proposito rimanda a una valutazione discrezionale significata dalla clausola ‘per quanto possibile’. Per questo motivo è sospeso ‘ad experimentum’, dal primo luglio 2023 e per la durata di un triennio, l’ufficio di padrino e di madrina nel battesimo dei bambini, nella confermazione degli adolescenti e degli adulti, nonché nell’liniziazione cristiana degli adulti.. Nei riti rispettivi si ometta tutto quanto riguarda i padrini”.