CATANIA – Celebrare Vincenzo Bellini nel contesto di una visione multidisciplinare, per esaltarne la statura di genius loci di risonanza planetaria. Sul Cigno etneo la Regione Siciliana costruisce da tre stagioni un prestigioso festival dalla vocazione cosmopolita, illustrato da stelle di prima grandezza, privilegiando un’offerta estremamente variegata in un’ottica di turismo culturale. È questa la mission di una manifestazione di amplissimo respiro, fortemente voluta dal presidente Nello Musumeci e dall’assessore al turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina. Questa la linea direttrice ben sintetizzata nella denominazione Bellini International Context, ad indicare un’impostazione innovativa, aperta alle contaminazioni, in cui la musica e la filologia restano protagoniste, ma dialogano con le varie discipline artistiche: cinema, danza, drammaturgia, arti figurative e non solo. Una formula vincente per attirare, insieme agli appassionati, un pubblico di residenti e turisti sempre più ampio e sempre più giovane.
La serrata programmazione impaginata da Fabrizio Maria Carminati, direttore artistico ealtresìbacchetta di fama internazionale, si svolgerà dal 1 settembre al 2 ottobre nei siti del centro storico di Catania, con oltre 30 appuntamenti, tra opere, concerti, prosa, balletto, incontri culturali, nonché una mostra e una retrospettiva dedicate alla cinematografica belliniana. Insomma una kermesse dagli appuntamenti quotidiani, ospitati in luoghi differenziati: Villa Bellini, Cortile Platamone, Teatro Sangiorgi, Teatro Massimo Bellini.
Il progetto, promosso dal Governo regionale attraverso l’Assessorato del turismo, sport e spettacolo, ha catalizzato la sinergia del Comune e dell’Arcidiocesi di Catania, del Comune di Taormina e delle principali istituzioni teatrali e culturali: Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Università degli Studi di Catania, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione Taormina Arte Sicilia, Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Catania, Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina. Un rete virtuosa, i cui partner sono coordinati dalla project manager Gianna Fratta, sapiente operatrice culturale oltre che rinomata direttrice d’orchestra.
IL CARTELLONE
Inaugurazione. Ad aprire il BIC sarà il gran gala belliniano Da “Il pirata” a “I Puritani”. Orchestra e Coro del Teatro Massimo Bellini”, direttrice Beatrice Venezi, solisti il soprano Vittoria Yeo e il tenore Marco Ciaponi (1 settembre, ore 21, Villa Bellini).
Opere. Tra gli eventi di maggior rilievo spicca la nuova produzione de I Capuleti e i Montecchi, che il 23 settembre, anniversario della morte del compositore, sarà trasmessa alle 21 in diretta su Rai5 dal Teatro Massimo Bellini, che schiererà sul palco la propria Orchestra e ilproprio Coro. Sul podio Fabrizio Maria Carminati (al quale subentrerà Yamasaki Takayuki nella replica del 25 settembre, alle 17.30). Gianluca Falaschi firma regia, scene e costumi per dare corpo alla tragedia lirica in due atti sul libretto di Felice Romani, magistrale trasposizione in versi della vicenda degli infelici amanti di Verona. Nei ruoli principali Ruth Iniesta, Chiara Amarù, Marco Ciaponi. E ancora Alexey Birkus e Antonio Di Matteo. Maestro del coro Luigi Petrozziello. Ed è bello ricordare che Bellini volle dedicare ai Catanesi questo capolavoro salutato con enorme successo dal pubblico e dalla critica fin dalla prima assoluta dell’11 marzo 1830 alla Fenice di Venezia.
In linea con l’orientamento del BIC di allargare la prospettiva ai compositori coevi del Nostro, il festival allestisce anche Rita, opera comica in un atto di Gaetano Donizetti, con l’Orchestra del Bellini diretta da Leonardo Catalanotto, Gianmaria Aliverta regista, i cantanti Nina Muho, Valerio Borgioni, Francesco Vultaggio e l’attore comico Gino Astorina. Un piccolo gioiello che oggi parla alla platea dell’inflessibile condanna di ogni violenza all’interno del rapporto di coppia (7 settembre, ore 21, Anfiteatro di Tremestieri Etneo, unico evento non ospitato nel capoluogo).
Di particolare interesse l’intera operazione legata al progetto “Sicilia: suggestioni da Bellini, Pirandello, Verga”. In apertura sarà eseguita l’ouverture dal Pirata di Bellini, seguita dalla suite per orchestra La giara, che Alfredo Casella ha estratto dal proprio balletto ispirato alla novella pirandelliana. Nella seconda parte andrà in scena Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, la cui fonte letteraria è da rinvenire, com’è noto, nella novella e nel dramma omonimi di Giovanni Verga. Una scelta per commemorare un altro grande artista etneo, il padre del Verismo, nel primo centenario della morte dello scrittore. L’esecuzione è affidata all’Orchestra Sinfonica Siciliana e al Coro del Teatro Massimo Bellini. Scene, costumi, allestimento sono dell’ente lirico catanese. Sul podio Marcello Mottadelli, regia di Alfonso Signorini, assistente Lorenzo Roberti. Nel cast vocale Anastasia Boldyreva, Walter Fraccaro, Elia Fabbian, Agostina Smimmero, Sabrina Messina; Luigi Petrozziello maestro del coro (16 settembre, ore 21, Villa Bellini).
Concerti – Al gala inaugurale seguiranno altre invitanti soirée musicali di altissimo livello. Omaggio dei compositori di Sicilia a Bellini proponein prima esecuzione assoluta brani ‘dedicati’, concepiti da compositori di vaglia, quali Giuseppe Emmanuele, Mario Garuti, Matteo Musumeci, Joe Schittino, Luciano Maria Serra. Orchestra del Teatro Massimo Bellini, diretta da Marco Alibrando (20 settembre, ore 21, Palazzo della Cultura).
Bellini & Friends esplora le affinità tra l’operista siciliano e i maestri della sua stessa generazione, se non di poco precedente o seguente: ancora Donizetti, ma anche Mercadante, Rossini, fino a Wagner. L’Orchestra Sinfonica Siciliana è guidata da Eliseo Castrignanò, soprano solista Desirée Rancatore (24 settembre, ore 21, Villa Bellini).
Bellini & Donizetti: 1827 – 1835 è un altro gala lirico che mette a confronto la produzione di due sommi operisti, il Catanese e il Bergamasco, attraverso melodrammi relativi agli anni che li videro competere nell’agone post-rossiniano. Orchestra e Coro del Teatro Massimo Bellini, sul podio Antonino Fogliani, solisti il soprano Pretty Yende e il tenore Stefan Pop (26 settembre, ore 21, Teatro Massimo Bellini).
Bellini Reloaded muove dall’interessante input di stimolare affermati compositori dei nostri giorni – Giovanni D’Aquila, Giovanni Ferrauto, Simone Piraino – ad ispirarsi alle creazioni belliniane. L’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo è diretta da Alberto Maniaci (28 settembre, ore 21, Villa Bellini).
Il terzo gala lirico esalta piu specificamente le corrispondenze tra Bellini & Wagner; al contempo il concerto celebra con un brano inedito – ed è la prima volta- la fondazione della città di Catania, di cui ricorre il 2751° anniversario. Accanto agli autori del titolo, figurano compositori siciliani in attività, ossia Emanuele Casale, Matteo Musumeci, Joe Schittino. Orchestra e Coro del Teatro Massimo Bellini, direttore Eckehard Stier (30 settembre, ore 21, Villa Bellini).
La prematura morte di Vincenzo ispirò i colleghi coevi, come Giovanni Pacini con la Messa funebre composta espressamente per il trasporto delle ceneri del concittadino, di cui era stato collega e rivale. Da questa considerazione nasce un concerto di musiche sacre di rara esecuzione, che prevede inoltre pagine giovanili belliniane, quali “Tecum Principium” e “Salve Regina”. Orchestra dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini” di Catania e Coro del Teatro Massimo Bellini”. Sul podio Epifanio Comis, rinomato pianista, didatta e direttore d’orchestra, in atto direttore dell’Istituto (1 ottobre, ore 22, Santuario di San Francesco d’Assisi all’Immacolata).
L’ISSM catanese ha in cantiere altre tre concerti: il primo è incentrato sulle arie da camera belliniane, eseguite dagli allievi delle classi di Canto; al pianoforte Alberto Alibrandi (5 settembre, ore 21, Palazzo della Cultura). Il secondo è un’antologia di arie operistiche, con gli allievi e l’Orchestra giovanile dell’Istituto diretta da Giuseppe Romeo (12 settembre, ore 21, Palazzo della Cultura). Il terzo propone un giovane e pluripremiato pianista formatosiall’Istituto, Giovanni Bertolazzi, che affronyera celebri parafrasi non solo belliniane, in ossequio a una prassi di trascrizioni e riletture ampiamente diffusa nel primo Ottocento (27 settembre, ore 19, Teatro Sangiorgi).
Non solo musica. Contaminazioni creative caratterizzano il BIC. Nella carrellata che segue è evidente il connubio tra le diverse Muse. Vincenzo, la zampogna e la malmaritata è uno spettacolo che già nel titolo fa riferimento allo strumento “a paro”, la cui eco risuona nelle melodie del Cigno. E la tradizione popolare è il terreno di elezione dell’ensemble I Lautari, qui con la cantante Eleonora Bordonaro, specialista di questo repertorio, e Gino Astorina voce narrante (6 settembre, ore 21, Palazzo della Cultura).
Vaga luna che inargenti, incipit di una celebre aria da camera di Bellini, vuol essere un omaggio in musica e parole alla sua vita e alle sue opere. Composizioni originali di Christian Paterniti, in prima esecuzione assoluta, affidate all’Orchestra da Camera del Conservatorio “A. Corelli” di Messina, direttore Emanuele Celona, voce recitante Angelo Campolo (18 settembre, Villa Bellini).
Bellini nella musica delle carrozze segue il percorso immaginario di Vincenzo Bellini in viaggio sulle strade di Catania, Napoli, Genova, Milano, Venezia, Parigi. Un racconto tratto dal romanzo di Lina Maria Ugolini, adattato per l’ensemble Sikelikos con Laura Farneti al flauto e affidato alla voce di Anna Passanisi, con musiche originali di Giuseppe Emmanuele, Giovanni Ferrauto, Joe Schittino (19 settembre, Palazzo della Cultura).
Bellini Black Comedy è un progetto originale prodotto dal Teatro Vittorio Emanuele di Messina e firmato da Simona Celi Zanetti, che cura pure drammaturgia e regia. Affascinante e pieno di talento, Bellini muore da solo, nel pieno del suo successo internazionale, in circostanze mai chiarite e in quella zona d’età comune alla fine di grandi rock star. Questo il cuore del soggetto in cui la musica di Bellini viene riproposta da Rodrigo D’Erasmo, anima degli Afterhours, e da Mario Conte. Nel cast gli attori Luchino Giordana, Beatrice Sinatra, Chiara Muscato, Leonardo Sbragia, Lucia Cammalleri, Gino Astorina (21 settembre, ore 21, Teatro Sangiorgi).
Vincenzo e la luna è scritto da Lina Maria Ugolini, qui anche voce recitante, che indaga il rapporto di Bellini con Selene, una costante vagheggiata dagli spiriti romantici. In scena i giovanissimi di Musicainsieme a Librino, orchestra d’archi nata nel quartiere periferico di Catania da un encomiabile progetto di inclusione sociale. L’ensemble suonerà le trascrizioni per archi realizzate nell’Ottocento da Cavallini e Tonassi, fino a quelle odierne di Valentina Caiolo. Le sensazioni poetiche saranno legate alla leggerezza dei fili della Marionettista dei Fratelli Napoli (27 settembre, ore 21, Castello Ursino).
In DiNcAnTo. Passi sull’opera belliniana, la coreografia e regia di Massimiliano Volpini si sviluppano su una colonna sonora che attinge al repertorio del Nostro. La produzione vede impegnate l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e la Compagnia Balletto di Roma. Roberto Molinelli cura direzione, arrangiamenti e musiche originali. Con la partecipazione straordinaria di “Le Div4s” Italian Sopranos (2 ottobre, ore 21, Teatro Massimo Bellini).
Cinema – Bellini al Cinema è il titolo della mostra e della retrospettiva filmica curate da un esperto del calibro di Ninni Panzera. Sarà possibile ammirare circa settanta rarissimi cimeli, locandine e altri materiali pubblicitari, dagli anni Trenta agli anni Cinquanta del Novecento. All’esposizione è abbinata la proiezione di rare pellicole, dal muto ai film di Carmine Gallone fino a “Fitzcarraldo” di Wernez Herzog (9,10,11 settembre, Palazzo della Cultura).
La musicologia – Un Bellini, s’il vous plaît! – il titoloammicca al cocktail che prende il nome dal musicista – è un format che fonde appunto l’incontro culturale alla convivialità del concerto-aperitivo. L’Università di Catania partecipa così al BIC attraverso il Dipartimento di Scienze Umanistiche in cui hanno sede la Fondazione Bellini e il Centro Studi Belliniani. Il ciclo è coordinato dalle docenti di musicologia Maria Rosa De Luca e Graziella Seminara. . Per quattro giovedì consecutivi il Teatro Sangiorgi ospiterà alle 19 la serie di dialoghi impossibili, costruiti da insigni studiosi per mettere in prima piano le eroine belliniane: Norma insieme a Luca Zoppelli (8 settembre), Amina insieme a Emanuele Senici (15 settembre), Giulietta insieme a Graziella Seminara (22 settembre). Il quarto incontro è un progetto di e con Giulio D’Angelo, che verterà sulle varie versioni musicali dell’aria da camera “Guarda che bianca luna” e rappresenta un tributo al poeta arcade Jacopo Vittorelli. Gli interventi musicali sono a cura dell’ISSM (29 settembre).
Last but not least, venerdì 23 settembre, alle ore 10:00, nel Duomo di Sant’Agata si celebrerà la Santa Messa nel 187° anniversario della morte di Vincenzo Bellini. Interverrà il Coro del Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania diretto da Luigi Petrozziello. Un momento aggregante, in cui i cittadini da sempre si raccolgono intorno al loro Cigno.
Info e biglietti – All’interno del ricco calendario, sono previsti dieci spettacoli a pagamento, per i quali è già attiva la vendita dei biglietti sul circuito boxofficesicilia e boxol.it Gli altri eventi sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti. È inoltre attivo un Info Point presso il Teatro Massimo Bellini di Catania. Info: bellinicontext.it