Bellini: ottanta rinvii a giudizio| Tutti i nomi degli imputati - Live Sicilia

Bellini: ottanta rinvii a giudizio| Tutti i nomi degli imputati

Gli ottanta dipendenti dell’Ente, accusati di truffa, andranno a processo davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Catania il 10 ottobre. Il teatro Bellini si costituisce parte civile.

Il processo
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CATANIA – Un processo dai numeri da capogiro: 80 le persone che siederanno nel banco degli imputati. Si tratta del procedimento scaturito dalla maxi inchiesta della Guardia di Finanza sulla gestione del Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania. Ieri pomeriggio si è conclusa l’udienza preliminare davanti al Gup, Rosalba Recupido. E’ stata accolta la richiesta dei Pm, La Rosa e Laudani, di rinvio a giudizio per ottanta dipendenti accusati di truffa. Per gli altri tre indagati di abuso d’ufficio, i due ex commissari straordinari del teatro, Gaetano Pennino e Sergio Gelardi, e il direttore degli allestimenti scenici dell’Ente autonomo regionale, Arcangelo Mazza, è stata dichiarata la prescrizione. I fatti contestati erano risalenti al 2006. Non è stata accolta, dunque, la richiesta dei legali dei tre che avevano chiesto (durante l’udienza precedente) l’assoluzione nel merito.

IL PROCESSO- Il dibattimento potrebbe prolungarsi molto nel tempo. I legali degli ottanta dipendenti accusati di truffa, infatti, sarebbero intenzionati a chiamare in aula numerosi testimoni. I fatti contestati ai dipendenti risalgono al periodo 2007 al luglio 2009, e al 2011 per l’uso scorretto, di badge di entrata e uscita. Un lasso di tempo molto ampio che ha visto susseguirsi, tra Cda e sovrintendenti, numerose persone alla guida dell’Ente. Alcuni legali sarebbero intenzionati a chiamare a testimoniare Anna Maria Cancellieri, commissario del teatro dal 2009 al 2010, ed ex Ministro della Giustizia. Tempi lunghi a parte, c’è un altro elemento che aleggia sul processo: molte delle contestazioni potrebbero andare in prescrizione nel 2015.

L’INDAGINE- L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dai Pm Alessandro La Rosa e Tiziana Laudani. Il reato di truffa sarebbe stato commesso, secondo l’accusa, dagli ottanta imputati sia nelle attestazioni, relative agli straordinari dal 2007 al 2009 sia per l’uso scorretto del badge di entrata e uscita nel 2011.

I RINVIATI A GIUDIZIO- Cavallaro Giuseppe, Mangano Riccardo, Ruggeri Gabriella, Signorello Antonio, Tropea Gaetano, Tropea Salvatore, Anastasi Carmelo, Arena Francesco, Barbera Francesco, Catena Giuseppe, Faro Vincenzo, Fazzino Vincenzo, Firriolo Claudio Quinto, Guarnera Santo, Attardo Giovanni, Moschella Carmelo, Murabito Carmelo, Pernice Antonino, Privitera Paolo, Scarnera Gaetano Silvio, Zappalà Giuseppe, Alario Antonino, Calogero Fabio, Cavallaro Sebastiano, Cortese Fortunato, Crali Roberto, Da Campo Salvatore, De Maria Gaetano, Guerrera Giovanni, La Colla Giovanni Nunzio, La Colla Salvatore, Maimone Fortunato, Merola Vincenzo, Panarello Giuseppe, Pappalardo Claudio, Pulvirenti Mario, Spina Giovanni, Sturniolo Sergio Rodolfo, Arcidiacono Santo Giovanni, Cacciotto Sebastiano, Chiavaro Massimiliano, Clarinetto Antonino, Condorelli Giuseppe, Cossu Mauro, D’Agosta Giovanni, Giudice Alfredo, Leanza Gianfranco, Marchese Riccardo, Margaglia Giovanni, Masci Paolo, Maugeri Antonio Carmelo, Monaco Paolo, Pappalardo Angelo, Parisi Gaetano, Porto Alfio, Romano Francesco, Tropea Pietro, Tudisco Antonino, Caro Nunzio Maurizio, Benincasa Antonio, Barbagallo Nunzio, Bonaccorso Gianluca, Buda Nicola, Di Salvo Gaetana, Giuffrida Giuseppa, La Russa Vincenza, Marchese Carnazza Concetta, Marletta Francesco, Motta Salvatore, Muzzio Salvatore, Napoli Barbara, Patanè Paolo, Ricceri Carmela, Santagati Maria, Scardino Alba, Scavuzzo Giancarlo, Sciuto Rosario, Scrima Antonio, Vadalà Maria Pia, Viglianisi Giuseppe.

 

 


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