Belmonte Mezzagno, niente mafia: condannati solo per le armi

Belmonte Mezzagno, niente mafia: condannati per le armi

L'ordinanza per associazione mafiosa era già caduta al Riesame

PALERMO – L’accusa di mafia era caduta davanti al Riesame. Oggi la condanna solo per la detenzione illegale di armi. Tre anni ciascuno di carcere sono stati inflitti ad Agostino Giocondo, Giuseppe Martorana, Salvatore Billeci e Pietro Gaeta.

Il pubblico ministero aveva chiesto 4 anni e 8 mesi ciascuno. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Rocco Chinnici, Michele Giovinco e Giuseppe Vinciguerra.

Ci sono due assolti: Salvatore Giocondo e Vincenzo Sunseri, difesi dagli avvocati Armando Crini e Rosanna Vella.

La sentenza è stata emessa con il rito abbreviato dal giudice per l’udienza preliminare Paolo Magro. Dunque sono scontate di un terzo. Alla prossima udienza il giudice deciderà sulla richiesta di misura alternativa al carcere: detenzione domiciliare o lavori di pubblica utilità.


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