Incidente sul lavoro: morto un operaio edile nel Catanese

Incidente sul lavoro: morto un operaio edile nel Catanese

Il cordoglio dei sindacati e del sindaco Carlo Caputo
MORTI BIANCHE
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BELPASSO (CATANIA) – Un operaio edile belpassese di 65 anni, Antonio Rapisarda, padre di due figli, è morto oggi in un cantiere della strada Adrano-Bronte in contrada Passo Zingaro.

È stato colpito alla testa da un profilato in ferro, precipitato da un camion per motivi ancora in corso di accertamento. L’incedente è avvenuto poco prima delle 13. Sul posto è intervenuto il personale del 118.

“I morti sul lavoro rappresentano ancora oggi una vera piaga, tanti passi sono stati fatti ma pensare di morire lavorando è un’idea inaccettabile, sono vicino ai familiari e spero possano trovare conforto” ha dichiarato il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo.

Il cordoglio di Uil, Cgil e Cisl

“Siamo vicini ai familiari del lavoratore morto sul lavoro, ci uniamo alla loro rabbia e al loro dolore chiedendo verità e giustizia su quanto accaduto oggi”.

Lo affermano i segretari generali di Uil e Feneal-Uil Catania, Enza Meli e Nino Potenza, insieme con Angelo Bua, il componente della Segreteria territoriale Feneal che s’è subito recato nel cantiere della ditta dov’è avvenuto il tragico incidente.

Meli, Potenza e Bua concludono ricordando “la grande campagna Uil #Zeromortisullavoro” e sottolineando “come trascorrerà ancora una volta invano la Giornata mondiale della Sicurezza e della Salute sul lavoro, il prossimo aprile, se non cambierà radicalmente approccio innanzitutto da parte delle istituzioni politiche rispetto a una strage quotidiana che ha numeri crescenti, numeri da guerra civile”.

“Antonio – affermano Vincenzo Cubito e Carmelo De Caudo, segretari di Fillea e della Cgil di Catania – era un uomo generoso, un lavoratore esperto e un punto di riferimento per tutti noi. Non era solo un delegato sindacale, ma un amico, un compagno vero. La sua morte ci lascia attoniti e ci spinge, ancora una volta, a ribadire con forza che non si può morire di lavoro.”

La Fillea e la Cgil di Catania chiedono che sia fatta piena luce sull’accaduto” e che sia “istituito un tavolo tecnico in Prefettura da dedicare agli incidenti sul lavoro”. I sindacati rilanciano “l’urgenza di rafforzare la sicurezza nei cantieri, per fermare una strage silenziosa che continua a mietere vittime”.

Il segretario della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca e il segretario generale della Filca Cisl Catania, Giuseppe Famiano, dichiarano:“Una perdita gravissima, che lascia sgomenti e richiama ancora una volta l’attenzione su una piaga che continua a colpire senza sosta il mondo dell’edilizia. Quanto accaduto oggi è l’ennesimo campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Il tema della sicurezza nei cantieri non può più essere affrontato solo dopo l’ennesima tragedia. Serve un piano straordinario nazionale che metta al centro la tutela della vita di chi lavora. Basta vittime sul lavoro. Le istituzioni, le imprese e tutti gli attori del sistema devono assumersi le proprie responsabilità. Non si può morire per guadagnarsi da vivere. Ribadiamo con forza la necessità di potenziare i controlli, applicare rigorosamente le normative esistenti, e investire seriamente nella formazione continua dei lavoratori e dei responsabili della sicurezza nei cantieri. La prevenzione deve diventare il pilastro su cui si fonda ogni attività produttiva. Ogni morte sul lavoro -conclude la nota- rappresenta una sconfitta collettiva. Non possiamo più accettare che i cantieri si trasformino in trappole mortali. È tempo di agire, e di farlo subito”.

Il cordoglio di Anas

“Anas Spa esprime profondo cordoglio ai familiari dell’operaio deceduto intorno alle 13 di oggi a seguito di un incidente verificatosi nel cantiere della strada statale 284, dove l’impresa Donati Spa sta eseguendo i lavori di ammodernamento del tratto tra Adrano e Bronte, in provincia di Catania” si legge in una nota.

E spiegano: “Durante la fase di scarico di un fascio di acciaio, per cause e dinamiche in corso di accertamento, l’operaio ha perso la vita”.

“Anas – si legge ancora – ha avviato subito le procedure interne previste al fine di chiarire le motivazioni dell’incidente. Sono in corso da parte delle autorità competenti tutte le verifiche e gli accertamenti sull’accaduto.

La nota del Partito democratico

“Ci avviciniamo alla Festa dei lavoratori e, con tristezza, ancora una volta siamo costretti a piangere l’ennesima vittima”. Lo afferma il segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.

“Oltre al doveroso cordoglio e un pensiero affettuoso ai due figli – aggiunge l’esponente Dem – è tuttavia necessario ribadire l’urgenza di rinforzare l’organico degli ispettori del lavoro. Ne servono almeno 500 a fronte dei soli 70 in servizio, del tutto insufficienti per garantire il controllo sulla sicurezza dei luoghi di lavoro ed evitare così la strage silenziosa di uomini e donne che perdono la vita ogni anno mentre svolgono il proprio lavoro”. 


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