Nel 2010 ammontano a 30 milioni di euro i beni sequestrati, a Palermo e su 280 filoni investigativi in materia di usura sono state 625 le persone denunciate, 221 quelle arrestate. Sono alcuni dei dati diffusi dal nucleo di polizia Tributaria sulla lotta all’usura e presentati al convegno in corso sull’usura alla Camera di commercio di Palermo. “Nell’operazione ‘The uncle’ avviata nel 2010 e ancora in corso, a fronte di sequestri per 7 milioni di euro sui patrimoni illeciti sono state oltre 90 le vittime di usura accertate, tre i segnalati e uno arrestato in flagranza di reato – ha detto il tenente colonnello Geremia Guercia della polizia tributaria di Palermo – ma assistiamo anche ad aumenti di casi di usura in diverse etnie: cinesi, filippini, e altri erogano prestiti a tassi onerosi magari in cambio di passaporti”.
“La nostra legislazione anti usura, sia come norme penali che come assistenza alle vittime di usura è complessivamente buona e sulla carta efficace. Purtroppo nella realtà non è cosi. A fronte di un aumento dei sequestri non si registra lo stesso aumento delle denunce”. Lo ha detto il procuratore Francesco Messineo, intervenuto al convegno su ‘usura problema sociale’ promosso dalla Camera di commercio di Palermo. “Purtroppo nella realtà riscontriamo pochissima propensione alla denuncia – ha aggiunto – infatti solitamente siamo noi che attraverso le indagini scopriamo casi di usura, ottenendo poi la collaborazione degli usurati. Nel campo dell’usura solitamente c’ è un minore tasso di intimidazione rispetto al racket delle estorsioni, perché non sempre l’usura è rapportabile a soggetti di Cosa nostra”. “Spesso è un problema di dipendenza psicologica dell’usurato nei confronti dell’usuraio. – ha affermato – La crisi economica incide su queste forme di microcriminalità, ma se tutti denunciassero sarebbe più facile anche per noi contrastare l’usura”.
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