Benessere, Paternò apripista |dell'educazione alla salute - Live Sicilia

Benessere, Paternò apripista |dell’educazione alla salute

Presentato ieri sera a Paternò l’iniziativa patrocinata dal ministero delle Politiche Agricole e promossa dalla Fondazione Veronesi. L’obiettivo è quello di educare i bambini e ragazzi alla cultura del “benessere”. A moderare l’incontro il giornalista di LiveSicilia, Anthony Distefano.

“Crescere in Armonia"
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PATERNO’ – Non è mai troppo presto per parlare di salute e prevenzione. La promozione di un corretto stile di vita per il perseguimento della salvaguardia del benessere dello stato di salute è un argomento che va affrontato quanto prima, specie nei bambini e adolescenti. Un principio prerogativa del medico pediatra paternese Antonello Sinatra che ha presentato ieri sera nel corso di un incontro a Paternò il suo importante progetto. “Nel corso degli anni – spiega a LiveSiciliaCatania – mi sono accorto che le famiglie si rivolgono al pediatra non solo per ricevere assistenza sanitaria per le cure dei bambini, ma anche per avere supporto da un punto di vista psicologico o per richiedere consigli. A margine anche delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che parla di “benessere globale”, (inteso non solo da un punto di vista medico, ma anche psicofisico e socio relazionale), ho pensato – prosegue – ad un progetto positivo che potesse aiutare nella prevenzione di malattie, aumentare l’autostima e migliorare la qualità della vita negli esseri umani. Casualmente mi sono imbattuto nella fondazione Veronesi è ho sposato il progetto “ No-Smoking Be Happy”. E ho pensato di contestualizzarlo – aggiunge ancora – nel nostro territorio rivolgendolo alle scuole primarie, nell’ambito di un progetto molto più ampio, ovvero Crescere in Armonia. Ho pensato ai bambini proprio perché sono i più sensibili, e nessuno meglio di loro – conclude – può veicolare messaggi sani e positivi”.

La scuola e gli insegnanti, saranno, dunque, protagonisti attivi in questo progetto. Tutti i quattro circoli didattici di Paternò, infatti, andranno a inserire, da quest’anno, il progetto lanciato dal dottore Sinatra nel loro piano didattico. Verranno trattati, in maniera semplice, anche altri temi, come per esempio l’alimentazione, movimento e abuso di alcol. “Peer Education” sarà una delle metodologie educazionali sfruttate nei laboratori per stimolare nei bambini un migliore apprendimento e aiutarli ad accrescere in loro l’autostima. “ Verrà utilizzato un linguaggio leggero – spiega Francesca Caccamo, insegnante del 4° Circolo Didattico di Paternò – che insisterà sugli aspetti fantastici, per coinvolgere e attrarre più efficacemente i bambini. Ogni insegnante dovrà condurre gli alunni a sviluppare una “ cultura” dei comportamenti corretti, che vada al di là dello schematismo: “fa bene-fa male alla salute”, ma che susciti, invece, in ognuno di loro un processo di ricerca-riflessione-azione – conclude Caccamo – che li porterà a trovare soluzione ai problemi”.

“Con una punta di orgoglio – ha spiegato invece Alessandra Bonanno, psicologa e promotrice del progetto – siamo lieti di affermare che Paternò è la prima città nella provincia di Catania, ad ospitare i laboratori di “ No smoking be happy”. Si farà leva, sempre attraverso un linguaggio leggero e simpatico, sulla condizione che l’essere “trendy” consiste proprio nel non fumare e non nel contrario- conclude”.

Tra i tanti esperti che hanno preso parte all’incontro, moderato dal giornalista Anthony Distefano, anche Andrea Lodato, che per “La Sicilia” ha condotto un’articolata inchiesta sull’abuso di alcol negli adolescenti. “I dati dal quale siamo partiti – ha spiegato – sono inquietanti. Oggi i ragazzini iniziano a bere sin da giovanissimi fino a stare male. Addirittura il 4% dei ragazzi consuma bevande alcoliche. Le conseguenze a lungo termine sulla salute – sottolinea – possono essere gravi e incidere anche sulla sfera sessuale. Si pensa erroneamente che l’alcol liberi dai freni inibitori in realtà e l’esatto contrario. Insieme agli insegnanti è importante anche il ruolo svolto dai genitori. Per esempio non partire dall’idea che “mio figlio non fa questo genere di cose”.

 


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