CATANIA – I gestori delle pompe di benzina di Catania hanno confermato di aderire allo sciopero generale indetto da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio in programma sulla rete ordinaria e autostradale il 12 e il 13 dicembre. Lo scopo è ridefinire i termini contrattuali nazionali e l’adeguamento della retribuzione dei gestori.
L’agitazione si prospetta particolarmente dura, come annunciato da Faib Autostrade che invita i benzinai a non rispettare le precettazioni delle Prefetture e delle Regioni a costo di pagare la sanzione amministrativa, pur garantendo i livelli minimi di servizio. Nella rete autostradale la sospensione del servizio sarà dalle ore 22.00 dell’11 dicembre alle ore 22.00 del 13 dicembre, mentre sulle strade ordinarie sarà dalle ore 19.00 dell’11 dicembre alle ore 7.00 del 14 dicembre. I gestori hanno anche minacciato il blocco dei pagamenti con bancomat e carte di credito dal 24 al 30 dicembre, per protestare contro il sistema bancario che non rispetta la norma che stabilisce la gratuità delle transazioni per l’acquisto di carburante effettuate con “moneta elettronica”, sia per il consumatore che per il gestore.
L’assemblea Faib provinciale di Catania, riunita nella sede di Confesercenti, ha trovato i gestori più che mai compatti e determinati, con un’adesione allo sciopero del 80%: «La situazione è insostenibile, l’industria petrolifera continua a negare anche il più elementare rispetto delle norme di settore – denuncia il presidente nazionale Faib autostrade, Antonino Lucchesi – Occorrerebbero interventi mirati e molto concreti ma, al momento, non sembrano nella disponibilità politica ed economica del Governo. Le compagnie petrolifere, pur consapevoli del vistoso calo di erogato (30, 40%) che si e’ registrato nel 2012, non intendono intervenire a livello economico. Perdurando questo stato di cose i gestori saranno costretti a ridurre al minimo i servizi in autostrada e a licenziare il 50% del personale».
«Nel giro di due anni si e’ passati da 4 miliardi di litri erogati in autostrada a 2 miliardi e 200, senza che i gestori abbiano potuto ridurre i costi – spiega il presidente di Confesercenti Catania, Enza Lombardo – Migliaia di piccole imprese sono state duramente colpite e, malgrado questo, continuano a garantire il servizio per l’intero Paese e per la mobilità dei cittadini».
«I distributori stanno navigando in cattive acque. La situazione è provocata, non soltanto dall’incremento dei prezzi della benzina, fortemente condizionato dalle accise – sostiene il direttore di Confesercenti Catania, Salvo Politino – ma dal complessivo disinteressamento delle classi politiche. Queste ultime sembrano ignorare, in particolar modo, il tema scottante del rinnovo del contratto collettivo nazionale. L’industria petrolifera non è stata in grado di mettere in piedi una politica idonea a migliorare la situazione – e’ l’accusa di Politino – lasciando che tutto il peso della crisi gravasse solamente sulle spalle dei distributori».
Nel corso dell’assemblea e’ stata anche criticata la politica di sconti proposta dalle compagnie durante l’ultima stagione estiva che ha avuto come unico effetto quello di diminuire maggiormente il guadagno dei gestori.
Faib Confesercenti Catania ha fatto sapere che il 12 dicembre parteciperà alla manifestazione con presidio in piazza Montecitorio a Roma, insieme ai colleghi di tutta Italia.