I Radicali visitano l'Ucciardone | Bernardini: "Qui è un disastro" - Live Sicilia

I Radicali visitano l’Ucciardone | Bernardini: “Qui è un disastro”

La capolista radicale di Amnistia, giustizia e libertà ha visitato il carcere Ucciardone di Palermo. fari accesi sulla riforma del sistema giudiziario e sulla legalizzazione delle droghe leggere.

Verso le Politiche
di
2 min di lettura

PALERMO – La deputata radicale Rita Bernardini conclude il suo personale giro delle carceri in Sicilia con una visita all’Ucciardone di Palermo. E’ l’occasione per un punto sulla campagna elettorale, facendo da volano alla lista Amnistia, giustizia e libertà di cui la Bernardini è capolista alla Camera nelle due circoscrizioni siciliane. “Abbiamo trovato qui come altrove una situazione disastrosa nelle carceri – sottolinea -, sono l’ultimo anello di un pessimo sistema giudiziario. Lo testimoniano le continue condanne della Corte europea per i diritti dell’uomo, che con l’ultima sentenza del mese scorso ha dato un anno di tempo al nostro Paese per adeguarsi, affinché finiscano i trattamenti inumani e degradanti che sono all’ordine del giorno”.

Altro tema perno della campagna elettorale radicale riguarda le droghe leggere. “La loro legalizzazione è fondamentale per evitare che i giovani incorrano in ben più gravi dipendenze”, sostiene la Bernardini. Nella precedente legislatura, grazie all’accordo stretto a livello nazionale con il Partito democratico, Rita Bernardini è stata eletta proprio in Sicilia, nella circoscrizione orientale. “C’è rammarico per come si sono chiusi i rapporti con il Pd – dice – anche perché noi siamo stati fino all’ultimo all’interno del gruppo parlamentare. Sulle questioni inerenti alla giustizia non eravamo d’accordo, ma loro questo lo sapevano bene”.

Fra gli attriti con il partito di Bersani dunque la questione della riforma del sistema giudiziario: “Continuano a candidare magistrati, su questo non possiamo essere d’accordo. Abbiamo poi provato a condividere alcune battaglie, come quella per la trasparenza e per l’anagrafe pubblica degli eletti, purtroppo non ci hanno ascoltato”. L’esponente radicale parla pure del parziale endorsement fatto da Mario Monti per Emma Bonino al Quirinale: “Subito dopo qualcuno gli avrà bisbigliato all’orecchio, perché ha affermato che il miglior presidente della Repubblica sarebbe ancora Napolitano. Dal canto nostro siamo convinti che Emma Bonino sarebbe una scelta di svolta, in quanto donna ed in quanto radicale”.

C’è spazio pure per una battuta sul Movimento cinque stelle: “Non sappiamo che opinione abbiano su determinati argomenti, soprattutto sulla riforma della giustizia. Certe dichiarazioni manettare però ci preoccupano parecchio”. Prima della visita al carcere palermitano la capolista di Amnistia, giustizia e libertà ha parlato del diritto di voto spesso negato a chi invece per legge potrebbe votare: “In tutta la Sicilia hanno votato in 48 alle ultime elezioni regionali rispetto ai 7mila aventi diritto. All’Ucciardone ha votato solo una persona. Mobilitarci per far votare i cittadini italiani incarcerati per noi è una questione fondamentale che afferisce i fondamentali diritti civili e sociali dell’individuo”. Fra gli interventi quello del capolista al Senato Tommaso Farina: “Bisogna separare le carriere della magistratura inquirente da quella giudicante. In questo sistema la legge non è uguale per tutti”. In chiusura dell’appuntamento l’associazione giovanile per i diritti umani Hryo ha consegnato a Rita Bernardini il premio “Rosa Parks 2013” per l’impegno prestato nel tener viva l’attenzione sul tema.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI