Bersani: "Il Cav teme regole" | Ingroia: "Danneggia il Sud" - Live Sicilia

Bersani: “Il Cav teme regole” | Ingroia: “Danneggia il Sud”

Il leader del Pd: "Il Ponte? Ci porta fuori strada". Mario Monti: "Dichiarazioni incoerenti". Casini: "Ho fermato le riforme? Sì, quelle ad personam". Giannino: "Ha descritto quanto ha fatto in questi anni? Praticamente, un falso in bilancio". Orlando: "Il berlusconismo ha reso la tangente una cosa di sistema".

 

LE REAZIONI ALLE PAROLE DI BERLUSCONI
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PALERMO – “Il ponte sullo Stretto ci porta fuori strada”. Così, il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani ha commentato le frasi di Silvio Berlusconi, giunto oggi a Palermo. “Il ponte – ha aggiunto Bersani ci fa discutere e spendere soldi per niente, per non vedere mai il risultato”. Il leader democratico, poi, replica anche alle accuse dell’ex che dal palco del Politeama ha detto: “La sinistra ci minaccia con la solita storia del conflitto di interesse e con l’idea di introdurre una Patrimoniale”. “Io – la risposta di Bersani – non minaccio nessuno. Ma prendo atto che ogni volta si parla di regole Berlusconi si sente minacciato”.

E diverse sono le reazioni dei leader politic, affidati a comunicati o, molto più spesso, all’immediata via del “social network”. Twitter, in particolare. Tra i più criticati, durante la convention palermitana, il presidente del Consiglio in carica Mario Monti, definito “un professorino che non ha capito nulla dell’economia del Paese”. “Berlusconi dice che non capisco di economia? – ha risposto Monti – Rispetto le sue opinioni, ma è difficile trovare coerenza nelle sue dichiarazioni”.

Per Antonio Ingroia, indicato come un magistrato “schierato”, e simbolo di un’anomalia tutta italiana (un partito guidato da tre magistrati: lui, Orlando e De Magsitris), “Berlusconi è l’emblema vivente dell’intreccio malsano tra politica e affari che sta strozzando le forze sane del Paese, soprattutto del Sud”.

E una replica è giunta anche dal leader dell’Udc Pierferdinando Casini. “Berlusconi ha detto Casini e Fini Hanno bloccato la riforma? Sì, ho bloccato la sua riforma ad personam. Ne vado fiero!”. Giulia Bongiorno, invece, sarebbe stata, secondo Berlusconi, una delle responsabili della mancata approvazione della riforma della giustizia. “Berlusconi – ha replicato la Bongiorno – continua a confondere riforma della #giustizia con leggi ad personam che io non ho fatto passare”. Si affida all’ironia, invece, Oscar Giannino, definito un “clown” dall’ex premier. “Berlusconi – ha detto il leader di Fermare il declino – ha fatto un riepilogo dei suoi successi al governo. Un falso in bilancio”.

Da Iserine, dove si trova per un incontro elettorale, Leoluca Orlando ribatte: “Berlusconi è diventato il simbolo dell’anti-giustizia. Il simbolo di quanti, perché criminali, mafiosi, corrotti, hanno interesse a demolire il sistema giudiziario”. “Nella Prima Repubblica – ha aggiunto il sindaco di Palermo – c’erano molte tangenti, nella Seconda Repubblica, con il berlusconismo, le tangenti sono diventate un sistema. Siamo circondati da
Berlusconi di borgata, di condominio, a destra come a sinistra. Lo dimostra la vicenda del Monte dei Paschi di Siena che, come la vicenda Finmeccanica, interpella certamente responsabilità individuali, ma interpella quanti in questi anni hanno invaso i Consigli di Amministrazione con nomine di consulenti, con nomine di esponenti della casta che si sono ingrassati alle spese del nostro Paese”.


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