Bilancio, tagli per 260 milioni | A chi verranno tolti i soldi - Live Sicilia

Bilancio, tagli per 260 milioni | A chi verranno tolti i soldi

A pagare la quota maggiore potrebbero essere i Comuni.

PALERMO – Servivano 260 milioni e sono stati trovati. Poco filtra sui capitoli, oltre 760, dai quali provengono. In parte saranno tagli e riguarderanno alcuni settori e categorie. Altre risorse verranno da tutti i capitoli in cui non si sono registrati ancora impegni, sono così cifre che dovrebbero andare in economia.

In ballo ci sono le risorse per i Comuni e quelle per il trasporto pubblico locale. Anche in questo casi, però c’è la corsa contro il tempo per evitare almeno in parte i tagli. La giunta regionale per l’approvazione del Rendiconto 2018, dell’Assestamento e della spalmatura del disavanzo è conclusa da poco e il piano sembra definito.

Per la copertura del disavanzo di un miliardo e cento milioni, il governo intende impiegare 866 milioni di euro stanziati nel bilancio 2018 per la copertura del disavanzo. A questi con l’Assestamento si aggiungeranno i 260 milioni individuati dalla giunta. Per il disavanzo di un miliardo che andrebbe trovato entro la legislatura, invece il governo punta alla spalmatura in dieci anni che potrebbe essere consentita dalla Commissione paritetica Stato Regione già domani. La commissione di rappresentanza per l’attuazione dello Statuto regionale, infatti, già domani potrebbe varare il decreto che contiene fra le numerose disposizioni contabili consente il piano di rientro del disavanzo in dieci anni.

Le risorse per il trasporto pubblico locale che al momento sono tagliate dovrebbero essere circa 6 milioni. L’assessorato però intende recuperare le somme con delle variazioni compensative nei capitoli di propria competenza. Poi ci sono i tagli agli enti locali. Anche su questo tema, gli esponenti del governo si dicono impegnati per scongiurare che la crisi finanziaria della Regione ricada sui Comuni.

La questione, a sala d’Ercole, è emersa durante il voto sulla legge della Zone franche montane. Ed è stata sollevata dagli esponenti del Partito democratico. “Credo – ha commentato Anthony Barbagallo – che nelle ultime settimane si è consumato uno degli atti più gravi dei Comuni. Con un decreto del 29 novembre sono stati tagliati 70 milioni di euro. Più volte abbiamo parlato della necessità di dare i fondi ai comuni eppure si registrano azioni di segno contrario. Ci sono tanti Comuni – ha spiegato il dem – che però hanno impegnato quelle somme”. Il Partito democratico ha infatti presentato un ordine del giorno che però l’assessore agli Enti Locali Bernadette Grasso ha accolto come raccomandazione.

La questione è quella a cui ha fatto riferimento anche il presidente della Regione Nello Musumeci nella sua lettera a Giuseppe Conte. In sostanza, il ministero della Salute ha contestato utilizzo dei fondi dell’avanzo prodotto dal sistema sanitario regionale. Una parte di queste risorse, circa 70 milioni, erano state destinate per il fondo investimenti dei Comuni. L’assessorato ha così emanato un decreto con lo stanziamento di minori risorse. La decisione però rischia di mettere in ginocchio i gli enti.

Intanto domani la manovra arriverà a Palazzo dei Normanni. Alle 15 si terrà la conferenza dei capigruppo che deciderà i tempi di analisi dei documenti finanziari che il parlamento deve approvare entro l’anno.


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