Bimbo caduto in piscina a Caltagirone, sciolta la prognosi

Catania, sciolta la prognosi per il bimbo di 3 anni caduto in piscina

Dopo 47 giorni uscirà dalla Rianimazione pediatrica
LA BUONA NOTIZIA
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CATANIA – Dopo 47 giorni di ricovero nel reparto di Rianimazione pediatrica dell’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania, diretto da Giusy Stancanelli, è stata sciolta la prognosi per il bimbo di tre anni che ha rischiato di morire annegato cadendo nella piscina condominiale della propria abitazione a Caltagirone.

Il piccolo paziente sarà trasferito entro la sera di martedì 17 settembre nel reparto di Pediatria, diretto da Antonino Palermo, dove potrà proseguire le cure necessarie che, in breve tempo, dovrebbero portare alle sue dimissioni e al ritorno a casa.

Il bambino caduto nella piscina

“Oggi è arrivato il momento che abbiamo tanto atteso, – ha detto Lita Mangiagli, direttore medico del presidio ospedaliero Garibaldi-Nesima – quello in cui familiari e operatori sanitari possono finalmente tirare un respiro di sollievo. Nel nostro ospedale abbassare la guardia è vietato, ma dinanzi alla guarigione di un bimbo non possiamo che rallegrarci e sperare che accada lo stesso per altri pazienti”.

Il percorso che ha portato all’evoluzione positiva della salute del piccolo paziente è stato lungo e difficile per via della gravità delle condizioni cliniche rilevate al momento dell’arrivo in ospedale.

L’equipe medica che si è occupata del bambino è composta da Giosuè Chisari, Vera Greco, Sarah Pellegrino e Roberta Averni e dallo staff infermieristico, coordinato da Massimiliana Arcidiacono.

“Un vero e proprio miracolo”

“Stiamo assistendo – ha detto la dottoressa Stancanelli – a un vero e proprio miracolo dell’assistenza e della buona medicina. Vedere oggi il bimbo in ottime condizioni di salute, osservarlo mentre gioca e guarda la televisione ci riempie di gioia e ci regala finanche tanta soddisfazione professionale”.

Molto importante, si legge in una nota dell’ospedale Garibaldi-Nesima, il supporto del Dipartimento-Infantile, diretto dal professore Giuseppe Ettore, impegnato costantemente a supportare qualsiasi esigenza del bambino nel corso del suo soggiorno in ospedale.

“Si tratta – ha dichiarato Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – del successo di un metodo, intriso di professionalità, competenza e umanità, elementi imprescindibili in un reparto così delicato coma la Rianimazione pediatrica. In Italia sono soltanto ventisei le strutture di questo genere e questo non può che rafforzare il nostro orgoglio di cittadini e di operatori per la salute”.


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